Nel 1722 la signora Ludovica Ambrosia, proseguendo quanto iniziato dalla marchesa Gabrielle du Vache de Chateauneuf, diede vita a un educatorio in cui ragazze povere potessero imparare a ricamare e a mantenersi grazie al loro lavoro. Fu poi introdotto l'insegnamento della lettura, della scrittura e dell'economia domestica e furono avviati corsi anche a pagamento, perciò rivolti anche a ragazze non indigenti. Nel 1930 l'Educatorio lasciò l'edificio di via XX Settembre, sede dal 1749, per trasferirsi al numero 13 di corso Trento. Divenuto sede di corsi magistrali e liceali, negli ultimi anni del Novecento ha mutato il proprio statuto ed è un Ente Pubblico di Assistenza e di Beneficenza che ha tra i suoi compiti proprio l’organizzazione di attività sociali, culturali ed educative senza scopo di lucro. Nel corso del tempo ha dunque avuto uno spazio rilevante nell’ambito della cultura, dell’assistenza e dell’educazione femminile grazie al suo essere un laboratorio-scuola e convitto. Oggi non gestisce più scuole ma si è trasformato in un centro di aggregazione intergenerazionale, interculturale e interconfessionale.

L'archivio, conservato nell'Archivio di Stato di Torino (Istituti Assistenza e Beneficenza) , custodisce, tra gli altri documenti, le serie relative ai verbali e agli atti di congrega, quelle dei protocolli e della corrispondenza, le serie dei registri scolastici delle scuole annesse all'istituto e la serie completa dei fascicoli personali delle allieve tra la fine del XIX secolo e il 1950.

Per quanto riguarda il materiale fotografico, la biblioteca dell’Educatorio conserva 716 diapositive degli anni Trenta di storia dell’arte a scopo didattico, fotografie del periodo compreso tra la fine dell’Ottocento e gli anni Settanta del Novecento e la collezione di circa un migliaio di fotografie che documenta le attività dell’Educatorio, gli eventi, le sedi.