Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

7° Quartiere IACP

Realizzato nel 1910 fra corso Farini e le vie Tommaseo, Faà di Bruno e Pallavicino, il quartiere sorse su un terreno offerto dalla Società Anonima Consumatori di Gaz-Luce, che nel 1939 fu ceduto alla Società Italiana per il Gas.


Lat: 45.073177 Long: 7.7023

Costruzione: 1910

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Categorie

  • edilizia popolare | abitazione

Il complesso edilizio si compone di quattro fabbricati a cinque piani fuori terra ed era destinato ai dipendenti della Società Anomima Consumatori Gaz- Luce.  Nel 1939 lo IACP cedette gli edifici alla Società Italgas (costituitasi nel 1934). La successiva offerta delle case sul mercato indurrà l’ente nel 2003 a recuperarne la proprietà.

La struttura edilizia degli edifici è ancora di tipo tradizionale, con muratura portante e solai voltati; ha una distribuzione interna dei locali a camere passanti, ma è da notare la presenza, seppur parziale, dei servizi interni. In facciata appaiono decorazioni, inferriate e ringhere in stile liberty con l'inserimento di logge aventi struttura in calcestruzzo armato con pilastrino di sostegno sagomato secondo gusto floreale.

 

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
QUARTIERE 7°
Via Tommaseo 28-36, Via Faà di Bruno 1, Corso Farini 52, Via Pallavicino 21-27-31

Quartiere IACP di edilizia popolare.
Edifici civili di valore ambientale e documentario, tipico esempio di edilizia popolare del primo periodo IACP (1908-1920).
Su progetto del 1910 edificazione di n. 4 fabbricati di edilizia popolare per conto dell'IACP, destinati alla abitazione dei dipendenti della Società ITALGAS (ceduto nel 1939).

ASCT, Progetti Edilizi, f. 560/1910; IACP, 1967; lD., 1972; E. TAMAGNO, in AA.VV., Patrimonio […], 1980; L. FAVERO, 1979.
Tavola: 42

Nel 1905 i gasometri di Vanchiglia erano proprietà della Società Anonima Consumatori Gaz-Luce, mentre la Società Italiana per il Gaz (denominazione che acquisisce nel 1863) gestiva il gazometro di Borgo Dora. Le due società si fusero nel 1925 e cambiarono denominazione in STIGE, che divenne nel 1938  Società Italiana per il Gas.

 

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