Case romane in via Botero
Nel cuore del centro storico della città emergono ancora oggi resti consistenti delle dimore di età romana.
La domus romana
Tra la primavera del 2010 e l’inizio del 2011 è stato condotto lo scavo archeologico preventivo prima della vendita del terreno edificabile dell’isolato bombardato compreso tra via Garibaldi, via Botero, via Barbaroux e via San Francesco d’Assisi. All’interno di due cortili sono stati portati alla luce i resti di alcuni ambienti di una dimora signorile, uno dei quali conservava ancora un vasto pavimento a mosaico di tessere nere decorato con crocette bianche disposte in maniera regolare. Il pavimento, che risale probabilmente al II secolo d.C., ha avuto una vita piuttosto lunga durante la quale è stato oggetto di diversi interventi di restauro. Le ultime fasi di vita dell’edificio sono testimoniate dalla presenza di ceramiche e di alcune monete databili tra la seconda metà del IV e i primi decenni del V secolo d.C.
I blocchi dell’acquedotto
Nell’area, utilizzata a lungo come parcheggio, era nota da tempo un struttura che si riteneva fosse un pilastro di un edificio romano. Si trattava in realtà di 17 blocchi sovrapposti a incastro e riutilizzati, in una sistemazione di età moderna, come colonna di scarico per l’acqua piovana. In origine i blocchi parallelepipedi in pietra, di altezze variabili, erano elementi di un tratto di acquedotto o raccordi con vasche di raccolta e di distribuzione.
Bibliografia
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Ente Responsabile
- MuseoTorino
- Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie