Piazza Palazzo di Città, già Piazza delle Erbe
Sita nella parte centrale della vecchia città romana, la Piazza Palazzo di Città si costituisce già dal primo medioevo quale centro attivo e area di mercato della vita torinese. Attraverso l’asse di Via Palazzo di Città è collegata alla piccola Piazza Corpus Domini.
L’ambito urbano occupato attualmente dalla piazza rivestiva una certa importanza già in epoca romana, ribadita poi in periodo medievale dalla costruzione del Palazzo Civico. Proprio nel medioevo infatti, la piazza si configura come la più importante della città con il mercato, la torre civica e il municipio e manterrà sempre una sorta di vocazione commerciale, risultando suddivisa in due spazi principali, ancora oggi riconoscibili: la piazza delle Erbe (l'odierna Piazza Palazzo di Città) dove si vendevano ortaggi, e la piazza del Grano (l'odierna Piazza Corpus Domini), destinata al mercato del pane e delle granaglie in genere. Sulla piazza si affaccia il Palazzo Civico (1659-1663), attuale nome dell’antico Palazzo di Città, opera dell’architetto ducale Francesco Lanfranchi (1610-1669). Il piano di abbellimento e trasformazione della città, iniziato già nel XVII secolo, si concretizza, per la piazza antistante il Comune, solo nel 1756, con l’elegante porticato realizzato su progetto del Primo Architetto di sua maestà Benedetto Alfieri (1699-1767). Lo spazio porticato alfieriano è scandito da archi sorretti da pilastri binati e accoglie le botteghe funzionali all’utilizzo commerciale della piazza. L’altezza dei portici della piazza rispetta quella del porticato del Palazzo che, in questo modo, risulta perfettamente integrato nel sistema urbano settecentesco. I padiglioni all’imbocco delle vie sulla piazza, che caratterizzano lo sviluppo delle facciate classiciste, celano e regolarizzano volutamente la presenza delle strade di impianto medievale. Dello scultore Pelagio Palagi (1775-1860) è il monumento al centro della piazza, dedicato al Conte Verde (Amedeo di Savoia (1334-1383) realizzato nel 1853 e restaurato durante i lavori di qualificazione e di nuova pavimentazione della piazza (1995).
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VIA E PIAZZA PALAZZO DI CITTA'
Piazza Palazzo di Città
Complesso di spazi urbani e di case con alloggi e botteghe di affitto realizzati secondo un piano unitario di riplasmazione.
Complesso urbanistico unitario di riplasmazione settecentesca, di valore storico-artistico, ambientale e documentario; il complesso, progettato da B. Alfieri, realizzò una razionale e nuova prestigiosa piazza del mercato, centro della città civica e commerciale, assiata scenograficamente sul ricostruito Palazzo di Città e sulla parte seicentesca di Via Palazzo di Città.
Sul luogo della piazza era forse il foro della città romana; dal medioevo aveva sede il mercato. Il piano alfieriano (1756) di riplasmazione della piazza intenzionalmente concepita come dilatazione del Palazzo di Città è strettamente legato al dirizzamento, in atto di Via Garibaldi (scheda 85) e coinvolge i corpi periferici dell'isolato con il Palazzo di Città (scheda 65). Per gli edifici realizzati direttamente dalla Città (come l'isolato a Sud della piazza), il piano fornisce anche il limpido disegno architettonico planimetrico. Per gli altri edifici il piano fissa i fili di costruzione e il disegno unitario di prospetto, con i caratteristici negozietti tra le pile dei portici.
ISTITUTO Dl ARCHITETTURA TECNICA, 1968, pp. 1282 sgg., V. COMOLI MANDRACCI, Torino, I983, pp. 76 sgg.
Tavola: 41
Bibliografia
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- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 294 Vai alla pagina digitalizzata
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