Villa Vaudetto, già Vigna Pipino
Questa vigna è legata profondamente alla figura del valente medico Maurizio Pipino; uomo dai molti interessi e dinamico che si imbarcò con il figlio per l'India e in suo uno scritto si viene a conoscenza di come egli avesse «col reale beneplacito intrapreso addì 25 settembre 1785 un lungo viaggio per paesi stranieri per prendere nuove cognizioni». Non raggiunse però le terre lontane e con il figlio morì per peste.
La vigna, detta anche La Crova, venne acquistata dal medico Maurizio Pipino nel 1780 da Giuseppe Crova, non come fonte di reddito, bensì come luogo di villeggiatura e come rifugio per coltivare la sua passione di poeta e studioso del vernacolo: egli stilò la prima grammatica e il primo vocabolario in dialetto piemontese, opere che videro la luce nel 1783. Nel 1785 si imbarcò per raggiungere l'India , ma dopo pochi giorni fu colto dalla peste e morì al largo della Grecia.
La vigna passò alla figlia e nell'Ottocento alla famiglia Provana che dotò la vigna di vaste terre e restaurò l'edificio.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA VAUDETTO, GIÀ VIGNA PIPINO
Strada Comunale Superiore Val S. Martino 241
Vigna.
Segnalazione di edificio con elementi di significato culturale e documentario. Esempio di vigna settecentesca.
Il Grossi cita la vigna come proprietà degli « Eredi del Sig. Medico Pipino » Nella mappa del catasto napoleonico si presenta con pianta lineare a manica semplice, nell'Ottocento furono aggiunti balconi. La sua struttura di impianto si conserva ancora oggi.
A. GROSSI, 1791, p. 65; PLAN GEOMÉTRIQUE [...], 1805; [Catasto RABBINI], 1866, fol. XXVIII; E. GRIBAUDI ROSSI, 1975, pp. 273-275.
Tavola: 60