Sede della SPABA Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti
Il palazzo in via Napione 2, affacciato sul Po, fu costruito nel 1887; fu dimora torinese di Vittorio Avondo e dal 1910 ospita la SPABA.
1. Storia dell'edificio
Vittorio Avondo (1836-1910) fece costruire l'edificio per farne la propria residenza torinese presentando domanda di edificazione dell'area al Comune di Torino il 2 settembre 1887. L'edificazione fu affidata ai Buzzetti Fratelli costruttori.
Dal 1910, cioè dalla morte di Avondo, il palazzo ospita la Società che, dal 1874 collabora con le autorità preposte alla conoscenza e tutela del patrimonio archeologico ed artistico piemontese, alla realizzazione di restauri, mostre, pubblicazioni. Inoltre organizza sedute scientifiche, convegni, visite culturali e pubblica un Bollettino che tratta di archeologia, pittura, scultura, architettura e arti applicate in Piemonte. Nel 1935 la SPABA confluisce nella Deputazione Subalpina di Storia Patria per poi venire nuovamente istituita come associazione autonoma nel 1946. Nel 2008 diviene organizzazione Onlus.
2. Bombardamenti
Durante il secondo conflitto mondiale, l'edificio, di tre e due piani fuori terra, che ospitava due appartamenti e la Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti, fu colpito in tre occasioni: l'8 dicembre 1942, il 13 luglio 1943 e l'8 agosto 1943. Tutti i locali dei tre piani e l'alloggio situato nel seminterrato furono sinistrati da soffio di bombe dirompenti. All'1 settembre 1944, data della scheda di censimento dei danni, nessuna opera di ripristino risultava essere stata messa in atto.
Sitografia
Fonti Archivistiche
- ASCT Fondo danni di guerra, inv. 448, cart. 8, fasc. 41, n. ord. 5
- Archivio Storico dei Musei Civici, fondo Avondo
Fototeca
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Ente Responsabile
- Urban Center Metropolitano
- Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà