Scheda: Tema - Tipo: Architettura e urbanistica

Mirafiori Sud

L’epopea della prefabbricazione pesante e della modernizzazione trova spazio nella periferia sud della città.


VIA CELESTE NEGARVILLE 14

Inizio: 1961

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Categorie

  • edilizia popolare | quartiere

Tag

  • mostra contemporanea | trasform

Agli inizi degli anni sessanta, quando sotto la spinta dell’immigrazione il fabbisogno abitativo a Torino diventa impellente, gli enti per l’edilizia economico-popolare concentrano gli investimenti ai confini meridionali della città, in prossimità degli stabilimenti della Fiat. In questo contesto l’Ina-Casa costruisce il quartiere per 12.000 abitanti in via Negarville: l’urgenza di abitazioni induce l’ente e l’impresa costruttrice, la Borini, a impiegare la prefabbricazione pesante per l’edificazione di 798 vani, ricorrendo a sistemi costruttivi importati dalla Francia, dove tuttavia sono già obsoleti. Il piano del complesso, ormai lontano da esperienze come quella della Falchera, è firmato dagli architetti Mario Federico Roggero, Emilio Giay e Ugo Mesturino. La disposizione a pettine degli edifici lungo la strada centrale è rigidamente definita dallo stesso sistema costruttivo (gli alti blocchi residenziali sono costruiti con pannelli montati tramite una gru disposta lungo dei binari); gli spazi tra una stecca e l’altra sono a uso pubblico, generalmente destinati a verde. Fanno parte del complesso anche un centro sociale e la chiesa parrocchiale, realizzata sul finire del decennio su progetto di Mario Federico Roggero.

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