Arsenale Militare
Il complesso, sorto come Regia Fabbrica delle Polveri e Raffineria dei Nitri, ospitò a partire dal 1867 alcune lavorazioni del Regio Arsenale. Conobbe un rapido sviluppo a cavallo dei due conflitti mondiali occupandosi della produzione di materiale bellico. Dal 1983 ospita il Sermig- Arsenale della Pace.
Sorge nel 1580 con la denominazione di Regia Fabbrica delle Polveri e Raffineria dei Nitri. A partire dal 1673 l’edificio è oggetto di ampliamenti e modifiche che raggiungono il momento più significativo tra il 1775 e il 1788, quando l’Arsenale viene totalmente ricostruito. Nel 1815 la fabbrica si estende su una superficie di 308 metri e i suoi impianti producono annualmente circa 40.000 chilogrammi di polvere da sparo. Il 26 aprile 1852, un incidente provoca l’esplosione di 25.000 chilogrammi di polvere da sparo, portando al danneggiamento di buona parte dell’edificio, dei macchinari, e di alcune abitazioni adiacenti allo stabilimento. La sciagura induce il governo sabaudo a decentrare fuori città la produzione di polvere da sparo, trasferendo alcune lavorazioni del Regio Arsenale nel complesso di Borgo Dora, che inizia la sua attività nel 1867. La fabbrica, che nel 1900 occupa tra i 500 e gli 800 operai, conosce un rapido sviluppo durante gli anni della prima guerra mondiale, consolidando la propria posizione nel periodo successivo che vede, tra il 1919 e il 1939, un potenziamento dei macchinari e una diversificazione delle lavorazioni. Durante la seconda guerra mondiale impiega 1.377 dipendenti, orientando la propria produzione alla costruzione di artiglieria di medio e piccolo calibro. Al termine del conflitto, l’Arsenale riduce il numero delle maestranze impiegate e sposta il proprio campo d’azione verso lavorazioni di alta qualità. Oggi è sede del Sermig.
Cronologia
1580 − Costruzione stabilimento;
1673 − Progettazione di nuovi macchinari;
1717 − Avvio di una nuova macina a trazione animale che consente di non subordinare il
funzionamento degli impianti all’energia idraulica della Dora;
1754 − Costruzione di un nuovo magazzino per il deposito della polvere da sparo;
1767 − Acquisto dell’edificio da parte della casa reale;
1775-1788 − Ricostruzione del complesso su disegni del colonnello Antonio Quaglia;
26 aprile 1852 − Un’esplosione provoca la morte di venti persone, il danneggiamento dell’edificio,
dei macchinari e di alcune abitazioni adiacenti lo stabilimento;
1867 − Ricostruzione dell’Arsenale affidata a Giuseppe Castellazzi;
28 novembre 1942 − Bombardamento;
25 aprile 1945 − Occupazione dell’edificio da parte delle formazioni partigiane;
1983 − Ospita il Sermig-Arsenale della Pace.
Bibliografia
- Bianchi, Cesare, Porta Palazzo e il Balon. Storia e mito, Piemonte in bancarella, Torino 1975
- Maria Grazia Daprà, Ricupero e riuso dell’Arsenale di Borgo Dora in Torino. Atti del II° Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Ristrutturazione e Consolidamento Costruzioni La città difficile, Ferrara 1984
- Archivio storico AMMA, Imprenditori piemontesi. Progetto per un repertorio, U. Allemandi, Torino 1994
Sitografia
Fonti Archivistiche
- Archivio Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea, Cln aziendali e di categoria, busta E 73, fasc. c, sottofasc. Arsenale.
Fototeca
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Ente Responsabile
- ISMEL