Villa Fassino Mignotti, già Vigna Morando
Come la vicina villa Peccei, anche la Villa Fassino Mignotti, già Ormezzano (o Olmezzano), di due piani fuori terra e tettoie, fu colpita da bombe incendiaria e dirompente nel luglio 1943.
Bombardamenti
Come la vicina villa Peccei, anche la Villa Fassino Mignotti, già Ormezzano (o Olmezzano), di due piani fuori terra e tettoie, fu colpita da bombe incendiaria e dirompente nel luglio 1943. In quella circostanza bruciò parte della copertura del tetto e parte fu scoperchiata, si verificarono lesioni ai muri e schiantamenti degli infissi. Nell'ottobre 1945 risultavano eseguite opere di totale ripristino.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA FASSINO MIGNOTTI, GIÀ VIGNA MORANDO
Strada Comunale di Mongreno 334, vicino alla Cappella dell'Ormezzano
Vigna.
Segnalazione di edificio con elementi di significato culturale e documentario.
Un atto di vendita del 1771 certifica il passaggio di proprietà a Maurizio Prudente, di una «fabbrica civile rustica […] e cappella [...] ». Nel 1781 l'acquista Giuseppe Moran. II Grossi la segnala come vigna del sig. Morando. L'edificio nella napoleonica e nella Rabbini mantiene inalterato l'impianto costituito da un grande corpo rettangolare di civile con cappella interna. Conserva ancora oggi la grande spianata del giardino in asse all'edificio principale.
A. GROSSI, 1791, p. 118; PLAN GEOMÉTRIQUE [...[. 1805; [Catasto RABBINI]. 1866, fol. XXIV; E. GRIBAUDI ROSSI, 1975. M.G.V.pp. 113-114.
Tavola: 52
Bibliografia
Fonti Archivistiche
- ASCT, Fondo danni di guerra, inv. 2587 cart. 55 fasc. 2 n. ord. 40
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Ente Responsabile
- Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà