Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Cascina Seminario

Il Seminario è una cascina a corte chiusa, di origine settecentesca, conosciuta  come Cascinotto, di proprietà dei Romagnano, in seguito venduta al Seminario di Torino e, nel periodo francese, è riportata sulle mappe con il nome di “Ferme Nationale”.


Lat: 45.123717 Long: 7.692785

Notizie dal: XVIII Sec. (1700-1799)
seconda metà

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  • cascina

La cascina nell’area Basse di Stura, si trova vicino a quello che resta del Mulino del Villaretto.

La cascina, sita in strada del Mulino di Villaretto 98, ha subito un recente restauro ed è attualmente di proprietà privata e adibita a uso residenziale. Intorno alla corte si riconoscono ancora fabbricati disposti a “L”, in passato usati come abitazione rustica, stalle, fienili, casi da terra.

La cascina deriva da un “ciabòt”, fabbricato rurale a pianta rettangolare, da identificarsi con il la struttura riportata sulle mappe antiche con il nome di “Cassinotto di Pautas”, come risulta nella Carta Topografica della Caccia del 1760-1766.

Il “Cascinotto” apparteneva all’importante famiglia torinese dei Marchesi di Romangano, come riporta il Grossi nel 1790: «Il Cascinotto cascina dell’Illustrissimo sig. [Angelo Ignazio Amedeo] Marchese Romagnano vicino al molino del Villaretto distante due miglia ed un quarto da Torino».

Alla morte di quest’ultimo, la cascina passa in proprietà al Seminario di Torino, da cui deriva l’attuale denominazione.

Sulle mappe del periodo francese, dell’inizio del XIX secolo, il ciabòt è riportato con il pomposo nome di “Ferme Nationale”.

Il Colonnario relativo al Catasto Gatti, redatto nel 1820, attribuisce la proprietà al Seminario Arcivescovile della Diocesi di Torino e registra una casa rustica, un’aia, orti, prati, pascoli e boschi di pertinenza della cascina. Negli anni ottanta dell’Ottocento la proprietà passa al Demanio dello Stato e subito alla famiglia Ferrero.

Nel 1840, il Rabbini descrive un edificio con pianta a “L”, già appartenente al Seminario di Torino.

All’inizio del XX secolo la cascina viene acquistata dai signori Barbera e in seguito dagli Zucca. Tuttora la cascina è di proprietà privata.

 

Fonti Archivistiche

  • Carta Topografica della Caccia, 1760-1766, Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Carte topografiche segrete, Torino 15 A VI Rosso
  • Plan Geomêtrique de la Commune de Turin, 1805, Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Catasti, Catasto Francese, Allegato A, Mappe del Catasto Francese, Circondario di Torino, Mandamento di Torino, Torino
  • Carta dei Distretti riservati per le Regie Cacce divisa in sette parti, 1816, Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Carte Topografiche per A e B, Torino, Torino 26
  • Andrea Gatti, Catasto Gatti, 1820-1830, Archivio Storico della Città di Torino, CAG, sez. 33
  • Andrea Gatti, Colonnario Territoriale, 1820-1830, Archivio Storico della Città di Torino, COLL TER, sez. 33, art. 1247
  • Antonio Rabbini, Topografia della Città e Territorio di Torino, 1840, Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, SIM D1803
  • Antonio Rabbini, Mappa originale del Comune di Torino, 1866, Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Catasti, Catasto Rabbini, Circondario di Torino, Mappe, distribuzione dei fogli di mappa e linea territoriale, Torino, foglio IV, Sezione 16
  • Istituto Geografico Militare, Carta IGM, 1911, Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, SIM D135
  • Istituto Geografico Militare, Carta IGM, 1974, Archivio Storico della Città di Torino, TD 64.7.11

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Ente Responsabile

  • MuseoTorino