Arredo scolastico e materiale didattico
Il Comune, coadiuvato dal Patronato scolastico, fornisce alle scuole banchi, lavagne e sussidi didattici a supporto delle lezioni. Alcuni di questi materiali didattici, conservati negli anni, vanno a costituire gli attuali musei allestiti da diverse scuole torinesi.
Tra Ottocento e Novecento il Comune di Torino provvede all’arredo scolastico, che viene studiato e progettato direttamente dall’Ufficio Tecnico dei Lavori Pubblici. Oltre ai banchi e alla cattedra, ogni classe è dotata di lavagne, che in un primo tempo sono murate o montate su cavalletto reversibile, mentre verso gli anni Venti del Novecento sono preferibilmente senza cornice, murate e disposte lungo tutta la parete di fronte agli alunni, talvolta anche nelle pareti laterali per poter fare esercitare i ragazzi nel disegno.
Il Comune, coadiuvato dall’azione del Patronato scolastico e dai proventi delle feste “pro dote scuola”, si occupa anche di fornire agli istituti scolastici materiale didattico. Tutte le scuole devono disporre di “collezioni di animali, vegetali, minerali, di tavole murali per i vari insegnamenti, di scene della vita familiare, di quadri storici, di solidi geometrici, di pesi e misure metriche, di carte geografiche e topografiche, di globi”¹. Inoltre le scuole sono dotate anche di apparecchi per l’insegnamento della fisica, della chimica e delle scienze naturali.
L’attenzione del Comune è rivolta in particolare alle carte geografiche, in dotazione a tutte le classi dalla terza elementare in poi. I patronati si occupano in special modo di attrezzature per le proiezioni fisse e animate: negli anni Trenta i 39 compartimenti scolastici torinesi sono dotati in tutto di 59 apparecchi per proiezioni di vario tipo.
Molto ricca la collezione dei materiali didattici della scuola Pacchiotti, che per numero e varietà può essere assimilata a un museo scolastico, o quella della elementare Parini, che conserva una ricca collezione sulla storia degli oggetti realizzati dalle industrie cittadine.
Oggi, nelle scuole torinesi restano ricche testimonianze di questi materiali didattici: molti istituti hanno avviato ricerche e attività di valorizzazione per il recupero e la conoscenza anche con il contributo degli alunni, com’è avvenuto per esempio nelle scuole elementari Sclopis, Parato, Alfieri. Particolarmente significativi sono i supporti didattici presenti nelle scuole superiori storiche di Torino, le quali conservano in massima parte strumenti legati alle esercitazioni nelle aule di fisica e chimica e animali impagliati.
Nel 2008 il Comune di Torino, Settore Educazione al Patrimonio culturale, ha affidato alla Fondazione Tancredi di Barolo un censimento dei beni didattici di interesse storico presenti in un gruppo campione di 20 scuole torinesi, tra elementari, medie e superiori. I risultati dell’indagine hanno portato al rilevamento di 5717 oggetti, presenti in massima parte nelle scuole superiori.
Note
1. Leopoldo Ottino, Le scuole comunali di Torino prima del loro passaggio allo Stato, Torino, Gambino, 1951, p. 94.
Bibliografia
- Daniele Sassi, L’istruzione pubblica in Torino dal 1300 al 1880, Bona, Torino 1880
- Città di Torino (a cura di), Relazione sullo stato delle scuole municipali. Anno 1888, Eredi Botta, Torino 1883
- Leopoldo Pogliani, Le scuole comunali di Torino. Origine e incremento, Vitali, Torino 1925
- Ottino, Leopoldo, Le scuole comunali di Torino prima del loro passaggio allo Stato, Gambino, Torino 1951
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Ente Responsabile
- Fondazione Tancredi di Barolo