Edmondo De Amicis (Oneglia 1846 - Bordighera 1908)
Edmondo De Amicis, nato a Imperia Oneglia il 21 ottobre del 1846, giornalista di professione e celebre scrittore di romanzi, lega fortemente il suo nome alla città di Torino.
Nonostante le origini liguri, De Amicis ha un forte legame con il Piemonte, in particolare con la città di Torino, in cui trascorre gli anni della formazione e in cui più tardi ambienta e pubblica la sua più celebre opera, nonché una delle più importanti della letteratura italiana per ragazzi: il libro Cuore.
Accanto a questo, molti altri sono i romanzi che svelano la vita e gli aneddoti della città di Torino, come per esempio Amore e Ginnastica oppure La carrozza di tutti.
Dopo aver terminato gli studi liceali entra nell’Accademia Militare di Modena, cominciando così la sua carriera nell’esercito che, seppur breve, lo porta a diventare ufficiale. È a causa della sconfitta italiana nella battaglia di Custoza (1866) che decide di abbandonare le armi. In quest’occasione avviene il primo approccio di De Amicis con la scrittura, mediato proprio dalla sua recente esperienza, che lo induce a pubblicare, nel 1868, un’opera dal titolo La vita militare, il cui successo è tale da incoraggiarlo a proseguire nella strada della letteratura e del giornalismo, come inviato del quotidiano fiorentino «La Nazione». L’ideologia militare rimane una costante della sua vita e della sua opera, in quanto egli la considera un valido metodo educativo nella vita di un individuo. Anche attraverso gli edificanti racconti mensili di Cuore, pubblicato nel 1886, si percepisce lo spirito patriottico dell’autore e l’intento di diffondere tra i piccoli lettori l’amore per la patria, il rispetto per le gerarchie e la fratellanza.
Nel corso dell’ultimo decennio dell’Ottocento, l’adesione di De Amicis all’ideologia socialista sostituisce quel nazionalismo che fino ad allora aveva animato la sua vita e da quel momento nella sua produzione letteraria compaiono temi riguardanti le condizioni delle classi sociali più povere (ricordiamo tra gli altri Romanzo di un maestro).
Gli ultimi anni della sua vita sono segnati dal dolore causato da una serie di tristi eventi, quali la morte dell’amatissima madre e il suicidio nel 1898 del figlio Furio.
Edmondo De Amicis muore a Bordighera l’11 marzo 1908.
Bibliografia
- Casetti, Guglielmo, Edmondo De Amicis, educatore, con un discorso inedito, Società editrice Dante Alighieri, Roma- Milano 1908
- Faldella, Giovanni, In memoria di Edmondo De Amicis, Nuova antologia, Roma 1908
- Mosso, Mimi, I tempi del cuore: vita e lettere di Edmondo De Amicis ed Emilio Treves, Mondadori, Milano 1925
- Gerini, Giuseppe, Edmondo De Amicis: scrittore, educatore, Marzocco-Bemporad, Firenze 1952
- Contorbia, Franco (a cura di), Edmondo De Amicis. Atti del Convegno nazionale di studi, Garzanti, Milano 1985
- Fedele, Pietro (a cura di), Grande dizionario enciclopedico, Utet, Torino 1993
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- Fondazione Tancredi di Barolo