Carlo Ceppi (Torino, 1829-1921)
Architetto. Allievo di Carlo Promis. Esponente del gusto eclettico della seconda metà del secolo XIX, fu attivo soprattutto a Torino: stazione di Porta Nuova (1866-68) in collaborazione con A. Mazzucchetti; chiesa del Sacro Cuore di Maria (1884-89); case dell'impresa Bellia in via P. Micca (1894-98, con l'impiego, precoce in Italia, del cemento armato).
Ingegnere idraulico e architetto civile, allievo di Carlo Promis, dal 1893 è titolare della cattedra di Architettura presso la facoltà di Architettura. Partecipa al concorso per la facciata di S. Maria del Fiore a Firenze (1861-63): primo in merito, ma il progetto fu poi attuato da Emilio De Fabris. A Torino Ceppi è autore del progetto della stazione di Porta Nuova (1863-66), con A. Mazzucchelli, del progetto di abbellimento della chiesa di San Carlo, di numerosi edifici di civile abitazione, tra cui palazzo Ceriana (poi Peyron, 1878) in piazza Solferino, Palazzo Ceriana-Mayneri (1884, oggi sede del Circolo della Stampa) e Palazzo Ceriana-Racca (1887). Suoi sono il coronamento di palazzo Carignano, in memoria di Vittorio Emanuele II, e la lapide sul fianco di Palazzo Reale in piazza Castello. All'interno della politica di risanamento della città di Torino, Ceppi si occupa del progetto urbano del tracciato della nuova via Diagonale, oggi via Pietro Micca, e della realizzazione di Casa Bellia (1898), uno dei primi edifici civili ad utilizzare la tecnica del cemento armato. Nell’ambito dell’architettura sacra, è progettista delle chiese di San Gioacchino (1876-82) e del Sacro Cuore di Maria (1887), a San Salvario, oltre che di interventi di arredo e ampliamento per la Basilica Mauriziana e per il Santuario della Consolata, con le cappelle ellittiche di gusto neobarocco.
Per l'Esposizione generale italiana del 1898 a Torino, Ceppi progetta, in collaborazione con gli architetti G. Salvadori e C. Gilodi, i padiglioni dell'arte sacra a tre maniche e delle missioni e l'ingresso a porticato ellittico, oltre alla fontana dei dodici mesi. Nel 1900, sempre con gli stessi collaboratori, Ceppi progetta un padiglione per l'Esposizione Universale di Parigi. Suo ultima realizzazione è il grande edificio sportivo polifunzionale dello Stadium, inaugurato per l’Esposizione del 1911 e demolito nel 1946. Ceppi è inoltre Consigliere comunale a Torino. A lui è dedicato uno dei viali del Parco del Valentino.
Bibliografia
- Bruno, Emilio - Chevalley, Giovanni - Salvatori di Wiesenhof, Giacomo, Carlo Ceppi (1829 - 1921): architetto, Rattero, Torino 1931
- Massaia, Alberto Stefano, Carlo Ceppi: un protagonista dell’Eclettismo a Torino, in «Studi piemontesi», A. XXI, n. 2, 1992, Torino, pp. 407-429
- Leva Pistoi, Mila, Torino tra eclettismo e liberty 1865-1915, D. Piazza, Torino 2000 , 132-136
- Mele, Caterina, Ceppi, Carlo in 26 Itinerari di architettura a Torino / Architectural walks in Turin, Società degli architetti e degli ingegneri in Torino, Torino 2000, p. 246
Sitografia
- Enciclopedia Treccani, nota biografica di Luciano Tamburini: http://www.treccani.it/enciclopedia/carlo-ceppi_%28Dizionario-Biografico%29/
- http://areeweb.polito.it/strutture/cemed/museovirtuale/storia/2-02/2-2-02/2-2-0210.htm
- http://digit.biblio.polito.it/516/1/1951_009.pdf
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- SIAT