Lapide dedicata alla composizione musicale dell'Inno di Mameli
La lapide fu posta sul fronte del palazzo di via XX Settembre in cui Michele Novaro (1818-1885) musicò il canto Fratelli d’Italia, composto dal poeta Goffredo Mameli (1827-1849) e dal 1946 inno nazionale.
Iscrizione
IN QUESTA CASA CHE FU/
DI LORENZO VALERIO/
UNA SERA SUI 10 DI NO/
VEMBRE 1847 IL SUO MAESTRO/
MICHELE NOVARO DI/
VINAVA LE NOTE AL/
FATIDICO/
INNO DI MAMELI/
NEL CENTENARIO DELLA/
NASCITA DEL POETA/
AUSPICE IL LICEO CAVOUR 1927.
In occasione della ricorrenza del centenario della nascita del patriota e poeta Goffredo Mameli (1827-1849), l’intero corpo scolastico del Regio Liceo Ginnasio Cavour propose di apporre una lapide commemorativa sul fronte dell'edificio dove il canto da lui scritto, Fratelli d’Italia, fu musicato. Si racconta che la sera del 10 settembre 1847, presso la residenza del patriota Lorenzo Valerio (1810-1865), il musicista e tenore Michele Novaro ricevette un testo inviato dal Mameli e, una volta letti i versi, ebbe subito l’ispirazione per la creazione della ben nota melodia. Nel 1928 l’Amministrazione cittadina approvò l’esecuzione della lapide, mentre diciott'anni dopo, nel 1946, Fratelli d'Italia divenne inno della Repubblica Italiana.
Bibliografia
- Giovanni Drovetti, Quando nacque l'inno di Mameli, in «Torino. Rassegna mensile della città», luglio, 1935, Torino, p. 39
- Renzo Rossotti, Torino e i grandi, Edizioni Il Capitello, Torino 1992 , pp. 28-31
- Tarquinio Maiorino, Fratelli d'Italia. La vera storia dell'inno di Mameli, Mondadori, Milano 2001
- Canavesio, Walter, Per un profilo di Edoardo Rubino scultore e "poeta del sentimento", in «Studi piemontesi », A. XXXVII, n. 2, 2008, Torino, pp. 485-494
- Menietti, Piergiuseppe - Menietti, Emanuele, Il Risorgimento nelle vie di Torino, Il Punto, Torino 2010
Fonti Archivistiche
- - Archivio Storico della Città di Torino, Affari Lavori Pubblici, 1930, Lapidi e Musei, Cart. 634, Fasc. 13
- - Archivio Storico della Città di Torino, Atti Municipali, 1930, CC. 21, V. 12