Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Scuola Media Alessandro Manzoni

Sita in una zona relativamente centrale la scuola ha rivestito un ruolo importante all’interno del quartiere in entrambi i conflitti bellici del Novecento. La succursale ospita la Scuola Sperimentale per ciechi.


VIA GIUSEPPE GIACOSA 25

Costruzione: 1881 - 1882

Ampliamento: 1899

Variazione: 1915 - 1918

Variazione: 1940 - 1945

Bombardamento: 13 Agosto 1943

Bombardamento: 17 Agosto 1943

Variazione: 1951

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  • bombardamento | scuola

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  • bombardamenti

1. Storia dell'edificio

Sede principale dell’omonimo Istituto comprensivo, la Alessandro Manzoni (1785-1873, scrittore, poeta e drammaturgo italiano) occupa un imponente edificio costruito nel 1881-1882 su progetto dell’ingegnere Pecco per ordine del Comune di Torino. Il complesso è ampliato nel 1899 su via Giacosa e corso Marconi (all’epoca corso del Valentino) per collegarlo alle palestre realizzate negli anni precedenti. Nel corso degli anni la sede serve per rispondere alle emergenze civili e sociali in occasione delle due guerre mondiali: durante la Grande Guerra la scuola diventa Ospedale della Croce Rossa italiana, mentre durante la Seconda guerra mondiale ospita gli abitanti del luogo la cui casa è stata distrutta dalle bombe. L’edificio non abbandona la propria particolare vocazione neppure nel 1951, quando ospita per due anni gli abitanti del Polesine, sfollati in seguito all’alluvione. Attualmente la struttura, molto ampia, ospita sia la scuola primaria (Rayneri) sia la scuola secondaria di primo grado con cui si mantiene un rapporto di continuità. Dalla scuola Rayneri provengono gran parte degli iscritti alla scuola secondaria. Negli ultimi anni la Manzoni ha messo in atto alcuni progetti che hanno come fine il migliore inserimento degli allievi stranieri, e dal 2006 è stata aperta una sezione sperimentale a strumento musicale.

2. Bombardamenti

Durante le incursioni aeree dell'estate del 1943 la scuola fu colpita da bomba incendiaria e soffio di bomba dirompente. I danni maggiori furono accusati dal tetto e un alloggio di tre camere risultò sinistrato. La bomba dirompente scoppiò sull'architrave del quarto piano.

Fonti Archivistiche

  • ASCT, Fondo danni di guerra, inv. 829 cart. 17 fasc. 6

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Ente Responsabile

  • Fondazione Tancredi di Barolo
  • Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà