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FRE

- 115 -

GA'B

Mensa di

'Morimza.

1769, 7

aprile - Manifesto per 1'immediatizzazione.

1781, 30

gennaio - lnf. ad Antonio Francesco VER-

NAZZA di Alba, inv. (2 maggio) col B. per M. I

f.

1784, 12

marzo - lnv. Giuseppe Vernazza, 1' erudito,

per la morte di suo padre, Antonio F rancesco,

.avvenuta il

25

marzo

1783.

Fresonara

(=

Frassonara, Fressonara)

(Ales–

sandria).

Sec. xv - l TROTTI ed i GUASCO.

1782,25

maggio - lnv. Lodovico TROTTI, col S. p. ero

Fréterive

(Savoifl)

v.

Miolans.

Frinco

(Asti).

Sec. XVI - l MAZZETT!.

1730

~

Il Re acquista la giurisdizione dai Mazzetti

e reinvesti5ce Carlo Maurizio e Giambattista col C.

1733, 4

ottobre - lnf. a Giulio Cesare Secondo MAZ–

ZETTI, inv.

(12

ottobre) col M. per m.

1763, 24

gennaio - lnv. Giambattista, di Giulio Ce-

sare Secondo.

Fringy

(Gtnevese)

V.

Chaumont, Clermont.

Frise

(Savoia)

v.

Genis (St.).

Front

(Torino).

(t)

l SAN MARTINO.

1787, 8

agosto - lnv. Carlo Emanuele SAN MARTINO

d'Agliè, marchese di S. Germano, col S. per mf.

Fronteney

(Savoia)

V.

Cléry.

Frossasco

(Pimrolo).

(2)

F. ed il suo mandamento: Roletto, Ronca–

glia, Monastero e Cantalupa, Tavernette,

Oliva, Piscina e Baldissero.

,

1243 -

Marchesi di ROMAGNANO.

1301, 23

maggio - lnv. del principe d'Acaia a Gu–

glielmo DE MONTBEL.

1560 -

Andrea PROVANA, signore di Leyni.

1733, II

luglio - lnv. il conte Ginseppe Maria Ca–

simirro Provana di Alpignano, col C. per mpr.

177 2, 3

febbraio - lnv, il conte Andrea Filiberto,

unigenito del suddetto.

Frugarolo

(Alessandria).

1456, 20

febbraio - Smembramento dalla città di

Alessandria ed inf. a Pietro PUSTERLA.

1775, 20

dicembre - lnv. Pietro Francesco PusterIa,

di

1/2

col S. per m.

1780, 28

aprile - Inv. Baldassarre, unigenito di ,Pietro

Francesco, morto in marzo

1779.

Baldassarre mori

il

15

agosto 17

87.

1786,

6 settembre - lnv. Angelo Felice PusterIa di

altra

1/2,

come agnato del precedente

i

inv. pure

della rimanente

1/2

il

19

agosto

1738.

Fubine

(Casale).

F. con Baldesco.

145

I,

20

novembre - Eurietto NATTA, d'Asti.

1654, 22

gennaio - Er. in C.

1735, 16

maggio - lnv.

il

marchese Vincenzo Gae–

tano Natta, col C. per ero e succo

1776, 26

novembre - lnv.

il

marchese Romualdo di

Vincenzo Gaetano.

ISSI - lnf.

il

cavaliere dottor Giambattista ALBERIGO,

senatore ducale.

1688, 15

novembre - Cessione del

«

moleggio

»

ai

MILLO

(' l.

G

Gabanone

(C/litri)

V.

Salvatore (S.).

(1) Il feudatario avea due molini, da tre

~llote

cadullo, un ma·

ciullatore di canapa e godeva, pel correspettivo di decime, fitti mi·

nuti, regaglie e prestazioni feudali,

il

censo annuo di lire 397.

I O.

(2)

I diritti

pagati

al feudatario erano: L. 415 annue per af·

francamento

di

terze vendite ed altre prestazioni come da atto

ragato Clermont del

2

luglio

1715 ;

te decime in natura:

«

una

barla ogni venti; ed una brenta di vino ogni venti ; ed, in media,

lire

250

all'anno per penalità portate dai bandi campestri.

11

Per

redimere:

i

diritti feudali di caccia e pesca

il

Comune cedette la

cascina

La Campngnola

di più di

100

giornate; "si noti (scriveva

" il

malr~

al prefetto dell' Eridano, il 9 brumaio anno X) che sovra

«

questo comune, nè SOvra

il

feudo di Frossasco, non vi sono fiumi,

\( torrenti, nè altre acque perenni in cui vi siano pesci.

)l

Il

1S

luglio 1797 la popolazione insorse e fu dal comune inti–

mata lite al feudatario, perchè desse ragione dei suoi diritti e si

finì con transigere,

il

20

agosto 1798, tacitando la causa penale

per l'insurrezione e compensando decime e molini coll' alberga–

mento perpetuo di lire

3000

che non furono però pagate daUa Co–

munità.

Gabiano

(Casale)

(.).

Colle dipendenze di Cerina e Pianceretto.

Sec. xv - l DE GABIANO.

1531 -

Carlo di MONTIGLIO donato dal duca di

Monferrato.

1610 -

Antonio di Montiglio lo cede al duca di

Monferrato pel Torrione.

1614 -

Il duca infd. per

dazione in paga

'il nobile

genovese Agostino DURAZZO col M.

1787, 31

marzo - lnv.

il

patrizio genovese Giacomo

Filippo Dnrazzo col M. p. mf.

(,) La cessione fu fatta dal duca Carlo di Mantova, mediante

il capitale di 1600 filippi, ragionati a

27

fiorini caduno

(=

lire

7',1,60

di Piemonte) per l'annualità di lire 960 colla facoltà all' investito

di esigerla in contanti od in natura colla prestazione di

40

sacchi

(misura di Monferrato) di grano

et

bello e crivellato

11.

(t)

Si rimettevano, in natura:

121/2

rubbi di canapa;

25

cap–

poni e 80 giornate di lavoro, in beneficio dei beni feudali.