La Pace e la Città
"L’Italia, a mio avviso, deve essere nel mondo portatrice di pace: si svuotino gli arsenali di guerra, sorgente di morte, si colmino i granai di vita per milioni di creature umane che lottano contro la fame. Il nostro popolo generoso si è sempre sentito fratello a tutti i popoli della terra. Questa la strada, la strada della pace che noi dobbiamo seguire".
Giuramento e messaggio del Presidente Sandro Pertini, Roma, 9 luglio 1978
Ogni anno, il 21 settembre, si celebra la Giornata internazionale della pace, istituita nel 1981 dall’Assemblea Generale delle Nazioni con l’invito alle persone e alle Nazioni a interrompere ogni ostilità e a celebrare la giornata attraverso iniziative educative e azioni di cooperazione con le Nazioni Unite volte al raggiungimento della pace globale.
Torino matura precocemente una coscienza pacifista. Lo sciopero generale del maggio 1915 e i moti dell’agosto 1917, duramente repressi, costituiscono i primi importanti contrasti popolari alla guerra, in una lotta che combina, al grido “Vogliam la pace, mai vogliam la guerra!”, il desiderio di pace a quello di giustizia sociale e dignità per i lavoratori. In continuità con questo crescendo di consapevolezza insorgono gli operai delle fabbriche torinesi nel marzo 1943, guidati dalle parole d’ordine “pane, pace e libertà”.
Oggi Torino mantiene fede all’impegno pacifista grazie ad associazioni, persone e istituzioni che operano nel settore della pace, dei diritti, della cooperazione internazionale, della lotta contro le mafie, le discriminazioni, la povertà, l’esclusione sociale e la violenza in tutte le sue forme. Torino guarda, inoltre, con particolare attenzione, alle donne premio Nobel per la pace, a molte delle quali ha conferito la cittadinanza onoraria.
In bibliografia suggeriamo tre titoli più generali, i racconti di tre vite dedicate alla pace (Vittorio Arrigoni, Gino Strada, Ilaria Alpi) e tre libri illustrati per ragazzi.
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Emergency
Emergency è un'associazione italiana indipendente e neutrale, nata nel 1994 per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà. Emergency promuove una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani.
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Centro interculturale
Il Centro Interculturale della Città di Torino nasce nel 1996 con l’obiettivo di offrire a tutti i cittadini, sia nativi sia migranti, opportunità di formazione interculturale oltre a occasioni di incontro, dialogo e confronto su temi e questioni di interesse comune.
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Tawakkul Karman (Ta'izz, Yemen, 1979)
Tawakkul Karman è una politica e attivista yemenita; è leader del movimento Giornaliste senza catene e milita nel partito Al-Islah, Congregazione Yemenita per la Riforma. Nel 2011 ha ricevuto il Premio Nobel per la pace in ragione della sua battaglia non violenta per la sicurezza delle donne.
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Donne in nero della Casa delle Donne
Il movimento delle Donne in Nero nasce a Gerusalemme nel 1988 da donne ebree israeliane che si opponevano all’occupazione dei territori palestinesi. Il gruppo torinese opera da molti anni a difesa dei diritti, in particolare delle donne, nei Paesi in guerra, promuovendo valori pacifisti e nonviolenti.
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Co.Co.Pa. – Coordinamento Comuni per la Pace
Alcuni Comuni della provincia di Torino si sono costituiti in coordinamento per far crescere l’attenzione e la sensibilità per la costruzione comune di una stabile e concreta cultura di pace. Strumento operativo e punto di riferimento del Coordinamento è l’ Ufficio Intercomunale Pace.
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Rigoberta Menchú Tum (Uspantán, Guatemala, 1959)
Rigoberta Menchú Tum, nata in Guatemala nel 1959, ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace grazie al suo impegno per i diritti delle popolazioni indigene; in virtù di questo riconoscimento è cittadina onoraria di Torino.
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Aung San Suu Kyi (Rangoon, 1945)
Vissuta in India e Regno Unito, è tornata nel 1988 nel Paese natale, la Birmania, per impegnarsi nel processo di democratizzazione nazionale e divenendo simbolo dell'opposizione non violenta al regime militare. Nel 1991 ha ricevuto il premio Nobel per la pace. Nel 2010 la Città di Torino le ha conferito la cittadinanza onoraria.
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Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà
Il Museo inaugura nel 2003 e ha sede nei Quartieri Militari. Il suo allestimento multimediale e interattivo permanente è dedicato al periodo "1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione", con particolare riferimento al territorio torinese. Dal 2016 fa parte del Polo del '900.
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Medici Senza Frontiere
Medici Senza Frontiere è la più grande organizzazione umanitaria indipendente di soccorso medico, Premio Nobel per la Pace nel 1999. Ogni giorno circa 30.000 operatori forniscono assistenza a popolazioni vittime di conflitti, catastrofi naturali, epidemie o senza accesso a cure mediche.
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Gruppo Abele
Il Gruppo Abele è un'associazione nata a Torino nel 1965, fondata da don Luigi Ciotti (1945). L’impegno del Gruppo è da sempre quello di saldare l'accoglienza delle persone con la cultura e la politica.
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Centro Studi Sereno Regis
Il Centro Studi Sereno Regis nasce nel 1982 con l'intento di promuovere programmi di ricerca, educazione e azione sui temi della partecipazione politica, della difesa popolare nonviolenta, dell’educazione alla pace e all’interculturalità, della trasformazione nonviolenta dei conflitti, dei modelli di sviluppo, delle energie rinnovabili e dell’ecologia.
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Servizio Relazioni internazionali, Progetti europei, Cooperazione internazionale e Pace
La Città di Torino si è dotata da tempo di un Servizio Relazioni Internazionali Progetti europei, Cooperazione internazionale e Pace, coadiuvato da un Consigliere Diplomatico indicato dal Ministero degli Affari Esteri.
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Totem della Pace
Monumento realizzato su disegno di Mario Molinari dedicato alla pace, ai diritti umani, alla fratellanza fra i popoli, installato in prossimità del Parco della Pellerina nel maggio 2011.
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Arsenale della Pace (Sermig), già Arsenale di costruzione di Artiglieria di Borgo Dora
L’Arsenale e le adiacenti caserme, dopo l’esplosione nel 1852, vengono ricostruiti su progetto di Giovanni Castellazzi a partire dal 1862. Gli edifici, danneggiati nel corso del secondo conflitto mondiale, dopo anni di abbandono vengono in parte recuperati e trasformati in Arsenale della Pace.
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Gli scioperi del marzo 1943
Tra il 5 e il 17 marzo 1943, le fabbriche torinesi sono bloccate da una protesta che coinvolge 100.000 operai. Dietro alle rivendicazioni economiche, le agitazioni hanno un chiaro intento politico e cioè la fine della guerra e il crollo del fascismo. Un’ondata che da Torino si estende alle principali fabbriche del Nord Italia.
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Lo sciopero del pane dell’agosto 1917
Le difficoltà economiche createsi dopo i primi due anni di guerra portano gli operai torinesi a indire agitazioni e scioperi. Nell’agosto 1917 il pane manca in quasi tutta la città: dai quartieri operai una rivolta spontanea unisce motivazioni economiche a rivendicazioni politiche, su tutte la fine della guerra.
Suggerimenti di lettura
- Benson, Bernard, Il libro della pace, Gruppo Abele, Torino 1983
- Strada, Gino, Pappagalli verdi. Cronache di un chirurgo di guerra, Feltrinelli, Milano 2000
- Pace e tocco terra, Lapis, Roma 2003
- Bimbi, Linda (a cura di), Not in my name. Guerra e Diritto, Editori riuniti, Milano 2003
- Drago, Antonino, Difesa popolare nonviolenta. Premesse teoriche, principi politici e nuovi scenari, Gruppo Abele, Torino 2006
- Gandhi, Mohandas Karamchand, Teoria e pratica della non-violenza, G. Einaudi, Torino 2006
- Rizzo, Marco - Ripoli, Francesco, Ilaria Alpi: il prezzo della verità, BeccoGiallo, Padova 2010
- Beretta Arrigoni, Egidia, Il viaggio di Vittorio, Baldini & Castoldi, Milano 2013
- Zenatti, Valérie, Una bottiglia nel mare di Gaza, Giunti, Firenze - Milano 2013