Scheda: Luogo - Tipo: Edifici monumentali

Palazzo Trucchi di Levaldigi

Palazzo del potente ministro delle Finanze Giovanni Battista Trucchi, costruito da Amedeo di Castellamonte tra il 1673-1677, si segnala per l’originale soluzione del taglio diagonale della facciata sull’angolo del lotto.


Indirizzo: VIA VENTI SETTEMBRE 40

Costruzione: 1673 - 1677

Categorie

  • barocco | palazzo

Tag

  • mostra moderna

Il palazzo, costruito tra il 1673 e il 1677 dal conte e architetto Amedeo di Castellamonte (1613-1683) per il potente ministro delle Finanze Giovanni Battista Trucchi conte di Levaldigi (1617-1698), sorge su un lotto d’angolo situato tra le attuali vie Alfieri e XX Settembre, strappato dopo una lunga trattativa al vicino convento degli agostiniani di San Carlo. Il palazzo trae la sua principale caratteristica proprio da questa particolare posizione, come rivela il taglio diagonale della facciata d’ingresso che, con il solo precedente della vicina chiesa della Visitazione (1657-1665), si distingue nel rigoroso tracciato ortogonale della città secentesca. Analogamente, l’edificio spicca per il disegno della facciata, che adotta il linguaggio degli ordini architettonici a poco passi da piazza Reale (ora San Carlo), è potente e severo nel basamento a bugne ed è segnato dal ritmo delle lesene binate e dai forti aggetti dei cornicioni marcapiano e dei timpani delle finestre. L’imponente portale, retto su quattro colonne inanellate in marmo bianco, conserva il portone originario, riccamente intagliato, montato nel 1675. Gli ambienti interni del palazzo hanno invece subito radicali trasformazioni tra gli anni Dieci e Trenta del Novecento per essere adattati a nuove destinazioni. Dal 1939 è sede della filiale torinese della Banca Nazionale del Lavoro.

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
PALAZZO TRUCHI DI LEVALDIGI GIÀ PALAZZO "DELLE INFANTI"
Via Alfieri 3, Via XX Settembre

Palazzo di rappresentanza, ora sede bancaria.
Palazzo di valore storico-artistico e ambientale, di elevato decoro, con singolare soluzione di androne angolare. Progettato da A. di Castellamonte (1673-75), il palazzo è stato rimaneggiato a più riprese.

ISTITUTO DI ARCHITETTURA TECNICA, 1968, vol. I. p. 1123, V. COMOLI MANDRACCI, C. ROGGERO BARDELLI, in AA.VV., Palazzo Lascaris, 1979.
Tavola: 41

Ente Responsabile

  • Mostra Torino: storia di una città