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impostato su una conoscenza profonda della pratica costruttiva
nell'edilizi~,
ed era da· Lui svolto non come una semplice elen–
cazione di regole pratiche o di norme scientifiche, ma veniva
sempre ravvivato da un acuto spirito di osservazione, di critica
e di confronto. La raccolta delle Sue lezioni fu da Lui curata
e pubblicata nei volumi:
«
Elementi di costruzioni ·civili » -
«
.Eien:.enti di costruzioni industriali .» -
«
Composizione archi–
~ettonica
».
Pubblicò inoltre una (<Storia dell'Architettura» e, come ri–
sultato di
osser~zioni
e deduzioni personali, una raccolta di
consideraziQni riguardanti
«
La
luc~ na~urale
in Architettura
».
La Sua attività professionale fu vasta e notevole; di Lui ri–
mangono molte opere ed alcune veramente ragguardevoli' per
importanza e per espressione di sapienza costruttiva. Fra le
principali vanno ricordate: .
il
palazzo S. Pietro e teatro Cari–
gnano
(1937),
il
palazzo Poma
(1930),
le officine di Savigliano
(1917-18)
a Torino ed a Savigliano, il liceo Plana ad Alessandria
(1930),
la vma
Leuma~n
(1929),
la vma De Fernex
(1929),
la
sistemazione del Palazzo del Giornale per
l'E~posizi.one d~l
1928.
L'ultima Sua attività
fu
da Lui spesa nella compilazione del pro–
getto per la nuova sede del Politecnico, che nelle linee generali
fu sottoposto alla approvazione del Duce nella Sua venuta a
Torino nella primavera scorsa.
Nel complesso la Sua opera può definirsi come la felice
unione di un sat;to equilibrio neJla applicazione di razionalità e
di semplicità architettonica con
~
raro buon gusto, sorretto
empre da un vigile spirito di criti(_!a e di analisi.
La Sua competenza, la bontà e rettitudine del
S~o
carattere,
la probità esemplare •nell'esercizio deJla professione erano a tutti
note. Fu membro del Consiglio Direttivo deJla Società Promo–
.. trice BeJle
Arti,
membro del Consiglio ·della Società Nazionale
Ingegneri, membro del Comitato per l'attribuzione del titolo di
Architetto a Roma in rappresentanza del Piemonte, membro
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