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SCA

- 234-

SCI

1607, 31 gennaio - Inv. p. acq. dai CEVA il medico

Marcantonio GARRA.

1689, 17 aprile - Inv. Prospero PELOSO CIPOLLA,

che avea comperato p. S e 2/3 dei 24 da Lucia

Margherita, di Pietro e di Camilla CEVA; questa

figlia di Giovanni Stefano; coniugi CLAVARI.

1752, 4 settembre - Inv. Pietro Giuseppe, di Gio–

vanni Francesco, di Prospero, col S. p. mf.

Scalaro

(Torino)

v.

Cavagnolo.

Scaldasole

(Lolliellina).

1582 - Vendita di Rinaldo TETTONI al cardinale

Tolomeo GALLIO.

1690, 8 marzo - Transazione tra il Magistrato di

Milano e Francesco Gallio, duca d'Alvito, figlio

di Tolomeo.

17°9, 16 febbraio - Giuramento di fedeltà di Tolo–

meo Saverio, di Francesco.

1734, 24 luglio - Cons. di Francesco, di Tolomeo.

1762, 30 gennaio - Inv. Carlo Tolomeo, di France–

. sco, col

S.

p. m.

Scalenghe

(Pinerolo).

I PIOSSASCO.

1738, 3 gennaio - Inv.

il

conte Giuseppe Angelo

Domenico, col C. p. ero suc.

Scalera

(Torino)

v.

Cavagnolo.

Scalero

(lvrea)

cf.

Lessolo, Quincinetto.

Con Ferrera; cantoni della parrocchia di Quin–

cinetto, incorporati nella Valle di Brozzo.

1678, 18 giugno· Inv. Giacomo d'ALllARDO, dei pari

di Aosta.

1683, 2 aprile - Iuv. Giuseppe Luigi, di Giacomo che

vende

n

Pietro PETTEL; inv. (24 gennaio 1689).

1734 - Consegna del vassallo Francesco Ottavio,

dell' uditore Andrea Giovanni Francesco

BERT.IA

in p.

Scaletta

=

Altessino

(Langhe).

I DEL CARRETTO.

Scandaluzza

(Monferrato).

I PERGAMO, COCCONITO, TONSO, TIOLA.

1600 - Acq. di p. di Bartolomeo CORASIO.

1594, 4 ottobre - Inv. Giangiacomo Pergamo, col

fratello e nipoti.

1705 , 14 luglio - Francesco Tomaso Pergamo fa do–

nazione a Giovanni Michele NUVOLONE

(=

No–

vellone).

1736, 2 gennaio - Inv. Gianmichele col S. p. m. e

p. IO giorni ogni anno.

I781, 19 gennaio - Inv. Giuseppe Novellone Per–

gamo, di Ignazio, di -Giovanni Michele; p. IO

giorni e 1/ 2 ogni anno, col S. p. m.

1734 - Cons. di 3 mesi e 18 giorni, del vass. Giam–

pietro SERRA MADIO.

.1664, 8 aprile - Inv. Giambattista PAVIA, che avea

comprato da Orazio CORASIO.

1672, 12 agosto - Inv. Giovanni Lodovico, di Giam–

battista. ,

1738,

I

I febbraio - Inv. Giambattista, di Giovanni

Lodovico, col C. p. m.

1755, 17 maggio - Inv. Lodovico Antonio, di Carlo

fratello di Giambattista.

178o, 14 aprile - Inv. Roberto, di Lodovico.

1789, 27 marzo - Inr. avv. BERTOGLIATTI; inv. (26

maggio) col

B.

p. m. I

f.

e p. 2S giorni ogni

anno.

1795, 24 luglio - Inv. Maria Lorenzo.

Scaramiaga

(Tortona)

V.

Montemarsino.

Scarampazio

(Voghem)

V.

Corvino.

Scarena

=

Escarène

(Nizza).

Sec. XI - I Visconti di Nizza.

.

1075 - Cessione dei Visconti, all'abate di S. Ponzio,

della chiesa di S. Pietro come di

cosa sua.

1250 - Il priore detto

domimts Escharcne.

1700, 17 marzo - Inr. ad Orazio TONDUT; inv.

(3 aprile) col C. p. mr.

1733, 31 agosto - Inv. "Orazio TONDUT, col C. p. mf.

1750, 12 settembre - Inv. Nicola Giuseppe Andrea,

di Orazio.

Scareno

(Pallanza)

v.

Pietro (Degagna

di

S .).

Scarmagno

(Iv1'ea)

V.

Strambino.

Scarnafigi

(Saluzzo).

1395 - I PONTE.

1735, IO settembre - Inv. Giovanni Maria Filippo

Ottone Ponte, col C. p. m. e p. 7/12.

1793, I

I

giugno - Sento camerale che, per la morte

del suddetto, aggiudica la successione ai Ponte di

Lombriasco; cf. pago 70.

1793, 3 agosto - Inv. Francesco Gregorio Ponte di

Lombriasco, col C. p. m.

1609, 14 dicembre - Inv. p. coinperata dai PONTE

a Filiberto Gherardo SCAGLIA di Verrua.

1625, 4 febbraio - Inv. Augusto Manfredo, di Fili–

berto. Il di l ui figlio Carlo Vittorio rivende ai

PONTE.

Schierano

(Asti)

V.

Primeglio.

Schivanoia

(Lomellina)

v.

Gagliavola.

Scientrier

(Faucigny).

Con Arenthon.

1734, 28 dicembre - Cons. di Luisa de CONZlER e

Maria d'AVISE sorelle FAVRE e di Giuseppe Fran–

cesco de CONZIER col. B.

Sciolze

(Torino)

(I).

,

1569, 4 dicembre -

El'.

in C. a Roberto ROERO.

(I)

La

più

antica convenzicne per regolare

i

diritti del fd.

è

del

15

giugno

135~.

Ne seguirono parecchie altre, interpolate da

lili.

L'ult.ima

del Comune contro

il

Signore che, essendosi fino al

1730

contentato del canone di

L. 1050,

volle essere soddisfatto coi

generi e non col prezzo, oltre

ai

laudemi.

Si

stipulò l'accordo

addì II

settembre

1799

per

L. ISSO

ma

non s'eseguì.