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- r56 -

merciale e di procedura civile, che doveano poi estendersi a tutta

Italia e servire alla sua unificazione.

Morto nel r 86 r Camillo Cavour e sorto il ministero Rattazzi,

G. B. Cassinis lasciò il portafogli e fu chiamato all'alta carica di

Presidente della Camera} che egli tenne finchè non fu assunto alla

dignità senatoriale.

Nel r862, quando cadde il ministero Rattazzi-Persano, il Re in–

caricava il Cassinis della composizione del nuovo gabinetto.

Ne uscì il ministero Minghetti-Peruzzi, di dolorosa memoria per

Torino, in quanto ricorda la famosa

Convenzione

con la Francia e

le funeste giornate del 2 r e 22 settembre r 864.

In quel ministero il Cassinis doveva naturalmente aver seggio

come Guardasigilli, ma, con nuovo .esempio, ne fu escluso affatto

.essendosi chiamato il Pisanelli a tenere il portafogli di grazia e di

giustizia.

Questo fatto grandemente lo accorò e vuolsi che questo pro–

fondo accoramento d'amor proprio gravemente offeso e la coscienza

di avere, egli torinese d'elezione e di dimora, portati al Governo

gli uomini che tanto male dovevano poi ingiustamente fare a To–

rino, lo volgesse ad una monomania che pubblici contrasti, illusioni

svanite, suscettività offese e domestiche tribolazioni non potevano

che esacerbare e rendere in breve insanabile.

Lottò invano: quando il discorso della Corona del r 5 dicembre

r866, portò notizia che

il

sacrifizio di Torino non bastava a dare

Roma all'Italia} il morbo} già reso irrefrenabile per pubbliche e pri–

vate disdette, vinse la semispenta ragione. Nel mattino del r8 di–

cembre r866,

il

Cassinis faceva getto della vita uccidendosi con un

colpo di pistola, in età di 60 anni.

*

* *

I solennissimi funerali fatti al Cassinis, il 20 dicembre r866} non

compensavano ancora il solenne tributo di rimpianto ed ammira–

zione che i colleghi, gli amici, i congiunti intendevano dimostrare

al chiarissimo giureconsulto; costituissi perciò} per iniziati va del

Foro Torinese, una Commissione promotrice di sottoscrizione onde

consacrarne la memoria con un monumento.

La Commissione, composta dei signori Galvagno, Vegezzi, Fer-