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dare l'universal desiderio
»,
disposero per
«
una pubblica prova
della religiosa pietà del Corpo Decurionale
»,
Il
Consiglio Generale
della città nel ricevere, il 30 agosto 1835,
comunicazione di tali disposizioni, commendando le preci già fatte,
deliberava per acclamazione
«
doversi dal Corpo Decurionale fare
un voto religioso per ottenere
la
divina misericordia o la libera–
zione dalla malattia del cholèra, o la diminuzione del male ne' suoi
effetti, o quell'altro sollievo che piacerà a Dio di concedere a questa
città
».
Per determinare
il
modo di eseguire quel voto si nominò una
Commissione di Decurioni coll'incarico di presentare un progetto.
Risultarono eletti il conte Provana di Collegno, marchese Falletti
di Barolo, conte Adami di Bergolo e conte Ponte di Pino.
In seduta del
IO
settembre successivo
il
progetto fu bell'e pronto
e redatto nei seguenti termini:
Il Corpo Decurionale, dividendo altamente con tutta la popolazione torinese
l'inalterabile divozione onde essa è compresa da tanti secoli per la Santissima
Vergine della Consolata, mostratasi mai sempre protettrice pubblica e privata
degli abitanti di questa città, pensa che, mentre sta appunto per solennizzare
con essa popolazione l'anniversario d'una delle più memorabili grazie ottenute
da questa sua cosi valida protettrice, non può egli ricorrere ad intercessione
più
possente nè più degna di somma fiducia, per ottenere da Dio che piac–
ciagli di rimovere da noi il morbo che ci sta invadendo, o diminuirne gli
et–
fetti, o concedere alle nostre preghiere quel sollievo che sarà più beneviso alla
sua infinita misericordia. Ciò pertanto il Corpo Decurionale determina unani–
memente di fare, con un espresso voto diretto a tale unico intento, una pub–
blica manifestazione dei sensi religiosi e della divozione per la Beata Vergine,
ch'egli a nome di tutta la popolazione torinese qui dichiara solennemente di
professare, riconoscendo pure come dalla sola bontà divina si possa attendere
fra le attuali circostanze qualche efficacia negli umani provvedimenti. Ed in
fievole pegno di questa sua solenne dichiarazione onde perpetuarne fra i po–
steri la memoria e l'esempio, egli ordina che si eseguiscano nel più breve ter–
mine possibile:
l°
La ristaurazione della Cappella sotterranea della Beata Vergine della
Consolata, ove ebbe luogo l'invenzione della Sacra Effigie, riadattandola nel
modo più favorevole alla divozione che vi si manifesta per un continuo con–
corso di persone.
2°
L'erezione sopra la Piazza della Consolata di una colonna di granito
portante una statua in marmo della Santissima Vergine con iscrizione relativa
al voto sulla base.
,0
Lo stabilimento in perpetuo di una preghiera di quarant'ore nella chiesa
della Consolata ne' giorni 27, 28 e 29 di agosto che precedono quello in cui
si è fatto il voto.