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Le partI
In
granito.
venner~
apprestate dagli scalpellini Carlo
Antonio Rosazza c Francesco Giani pel corrispettivo di circa lire ot–
tornila ;
quelle in marmo, dal Gussoni, per circa lire mille, e la
stat ua della Vergine col Bambino che posa sul capitello della co–
lonna, è lavoro dello scultore Bogliani che la modello, ed espose
il modello al giudizio del pubblico, nel giugno 1836.
La statua non ha nulla di particolare; la Vergine vi è rappre–
sent ata come più comunemente si usa, senza alcuna ispirazione ar–
tistica speciale, tenendo seduto sul braccio destro il bambino Gesù.
Il
28
del maggio
I
S36 veniva inaugurata la pietra fondamentale
dci monumento. Precedette la funzione, alla quale intervennero i
Sindaci e una Deputazione Decurionale in
forma minore
con maz–
zicre , trombetta e staffiere,
«
il canto dell'
Ave Maris Stella»
nel
Convento della Consolata.
«
Dopo le solite benedizioni e preci col
cerimoniale consueto, lo stesso treno processionale ritornò al Con–
vento seguito da tutti i membri della Ragioneria, della Commis–
sione del voto e da parecchi altri Decurioni in abito borghese,
non che una folla di scelto popolo
».
Tutto il monumento è alto circa quindici metri dei 'quali la
statua ne misura due, la colonna otto, e cinque
Lt
gradinata e il
piedestallo. Attorno la colonna è una cancellata in ferro provvista
e lavorata dal
serragliere
Michela, che costò circa
1500
lire.
Sul finire dell' agosto
I
S36, in occasione della statuita funzione
religiosa nella chiesa della Consolata, il monumento veniva inaugu–
rato col solito religioso cerimonale.
Sulla faccia anteriore del dado del piedestallo si incise in carat–
teri dorati la seguente epigrafe:
MATRI • A • CONSOLATIONE
OB • AERUMNAM • MORBI. ASIATICI
MIR E. LENITAM • MOX . SUBLATAM
TANTAE • SOSPITATRICIS • OPE
OROO • DEC • PRO • POPULO
VOTUM • SOLUENS • QUOO • VOVIT
AN • M • DCCC. XXXV