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L'inte rvcuaìonc del Corp o Decuri onale per deputazione in forma mag–
giore durante sette anni all'avvenire alla Messa solenne e benedizione, da ce–
lebrarsi in detto Santuario della Consolata il giorno 30 agosto anniversario di
quello in cui emanò
il
voto dal Consigli o Generale.
s"
Finalmente la medesima intervenzione in quest'anno per la prim a volt a,
nel giorno della Novena che verr à fissato , all' oggetto di offerire alla Beata Ver–
gine
il
voto fatto come sopra.
Il Consiglio Generale approvò il progetto
(l
unanimemente ed
intieramente, convertendo il tutto in particolare sua deliberazione»,
ordinando
(l
di scrupolosamente eseguirlo, dichiarando contenere il
detto rapporto, il voto religioso che il Corpo Decurionale, in nome
di tutta
la
popolazione torinese, ha fatto e fa alla Beata Vergine
della Consolata, per ottenere da Dio la grazia che implora ».
Il 3 settembre successivo, quel
voto,
scritto su pergamena, chiuso
in cartella d'argento, venne offerto in forma solenne all'altare della
B.
V.
della Consolata dai Decurioni: Conte Provana di Collegno,
conte Seyssel d'Aix, marchese Falletti di Barolo, conte Nomis di
Cossilla, barone Martino di San Martino) conte Adarni di Bergolo,
conte Francesetti di Mezzcnile , barone Rostagno di Villaretto ,
conte Ponte di Pino.
È
dovere di cronista aggiungere che
la
«
tabella d'argento ,) c
relativa pergamena) venne poi) per ragioni di prudenza, ritirata
dalla chiesa della Consolata e conservata invece nell'Archivio Mu–
nicipale
«
nella guardaroba dalle quattro chiavi
»
(Ordinato 3 r di–
cembre r
836).
In luogo e vece si lasciò nella chiesa una tavola di
marmo con scrittovi il testo dell'Ordinato rO settembre
1835.
*
* *
Il disegno della colonna da erigersi venne affidato all' architetto
Caronesi ; il suo disegno primitivo, che conservasi nell' Archivio
Municipale, non differisce che in pochi particolari da quello ese–
guito. Lo stesso architetto ne diresse la costruzione ed ebbe un
compenso di lire mille.
La colonna è d'ordine corinzio con piedestallo. e gradinata; il
fusto, il piedestallo e
la
gradinata sono di granito bigio delle cave
di Campiglia; la base e il capitello della colonna, in marmo bianco
di Carrara.