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- 36 _ .

Altra se ne legge nello stesso piedestallo in versi di Felice

Romani :

PIETRO l\nCCi\.

DA ANDORNO

Soldato

~Ihmtol'e

nella gliel'm del MHCCVI

N

EI.LA

ROCCA IRRm l PEA L'OSTE FRANCESE,

QUAND'EGLI IL CAPO AL CmIUN FATO OFFERSE;

E , L'IGNEE POLVI L' C.W.\. ì\IIl'lA ACCESE,

COI NE) IICI IN UN ABISSO DIMERSE.

E SElIPLO ALLA 1IlILIZ IA PIEMONTESE

RE CA R L O ALBERTO IL VOLLE, E UN BIWNZO GLI ERSE,

E

IL BRANDO, ONDE SUA STIRPE ANDÒ SUPERBA,

TROFEO

DI

GLORIA El FECE; E

QUI

SI SERBA.

nIDCCCXXXIIII.

Il mo nument o fu inau gurato il 4 dicembre 1837) giorn o di Santa

Barbara, e qu indi, per tradizione antichissima) festa dei cannonieri.

Nel vasto cortile dell' Arsenale, ornato per l'occasione con pen–

noni, bandiere, trofei, rall egrato dai conc enti delle bande militari,

venne imbandito lauto banchetto a cui s'assise

l'ufficialità

e la forza

tutta del corpo d'artiglieria d'allora.

Quel ricordo a Pietro Micca era però d'indole esclusivamente

pri vata e poteva ben dir si un postumo omaggio professato dall'e–

sercito, e dagli arti glieri in particolare, alla memoria d'un loro

commilitone della cui esemplare condotta ben potevano vantarsi.

Ma tra i monumenti che già illustravano le cose più degne e

gli uomini

più

insig ni della nostra

citt à,

non v'era ancora pietra

che segnasse all'a mmirazione di tutti l'eroica azione del soldato

biellese. A compiere quell'atto di giustiz ia verso il generoso che,

col sacr ificio della propria vita , ave va salvata la patria, porse oc–

casione un bellissimo modello di statua esposto alla pubblica mo stra

delle belle arti nell' anno 18 58 dallo sculto re Giuseppe Cassano,

allievo di Vincenzo Vela. Di ffatti la dir ezione della

Società

pro–

motrice, app rezzand o il merito singolare del modello, delibera va di

aprire una pubblica sot toscrizione per tra rlo in marmo e farne dono

al Municipio.