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Dopo un discorso d'occasione del sindaco, marches e Rorà, fu
scoperta
la
statua tra i concenti delle musiche mil itari e i batti–
mani vivissirni della folla.
II Piet ro Micca vi
è
effigiato ritto e colossale, nella divisa degli
artiglieri, come vestivasi allora, con nella mano destra un a miccia
e in atto di por fuoco alla mina.
Fiero nell'aspetto, in atto ardito, la posa riuscì veramente indo–
vinata, come è finitissima in ogni particolare.
Il piedestallo di granito della Balma, diseg nato dal colonnello
Cas tellazzi e lavorato dal signor Piet ro Giani, al quale si corrispo–
sero circa lire 8000, porta su l dinanzi una lapide in marmo bianco
con incisa
la
seguente iscrizione:
PIETRO MICCA
DI ANDORNO-SAGLIANO
SOLDATO lIIINA.TORE
NE' CAVI DELLA CITTADELLA DI TORINO
A DI'
30
AGOSTO
1706
ALL'IìlIMINENTE
IRRO~IPERE
DE'
NE~IICI
CONSCIO
DI
CERTA ROVINA
ACCESE LE POLVERI
E COL SACRIFIZIO DELLA VITA
FECE SALVA LA PATRIA
e · verso il mastio qu est'altra :
PER DECRETO
DEL PARL,UIEXTO ITALIANO
E DEL
~IUXICIPIO
DI TORIXO
AUSPICE
LA SOCIETÀ. PRmIOTRICE
DELLE BELLE ARTI
4
GIUGNO
1864
dovute entrambe al cav. Agodino che però ebbe a redige rle di
concerto con la direzione della Società promotrice e sulle traccie
d i quelle present ate dal conte Cibrario.
La statua è alta circa metri 3,50 e quattro metri il piedestallo.