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Da allora,

ininterrotta~ente

per quasi cinquant'anni, senza

un giorno di assenza, e giustamente Egli se ne vantava, si pro–

digò a favore della Scuola. Fu inoltre incaricato dell'insegna–

mento della

«

Decorazione ed arredamento artistico degli am–

bienti e tecnologia delle arti collegate con l'architettura

»

per

gli anni scolastici 1912-13, 1913-14, 1914-15, e per l'anno sco–

lastico 1921-22 fu incaricato dell'insegnamento di

«

Tecnica

delle arti collegate all'architettura

>>.

Nel 1935, per effetto delle leggi sui limiti di età,

dovett~

lasciare l'insegnamento. A riconoscimento della Sua lunga at–

tività ebbe la nomina di Professore emérito, e la Scuola Gli

òffrì· una medaglia d'oro, a testimonianza di affetto

é

di ·gra–

titudine.

Fu per qualche anno Direttore del Museo civico di arte

antica di Torino, e tuttora era membro della Commissione per

gli acquisti. Collaborò, per la parte artistica, all'allestimento

degli edifici della Esposizione di arte sacra di Torino nel 1926,

per la quale Gli fu conferita una medaglia d'oro. Fu membro

della Commissione Conservatrice dei Monumenti, Scavi ed Og–

getti di antichità ed arte della provincia di 'Cuneo.

In Benevagienna curò gli .scavi della romana Augusta dei

Vagienni, restaurò la facciata della casa Sicca, studiò

il

castello

di Bene e la sistemazione della ·,cappella e dell'altare della Beata

Paola Gambara nella chiesa di

·s.

Francesco. Progettò la chiesa

di

Farigliano, disegnò un pulpito per la basilica di S. Andrea

di Vercelli, e studiò -il restauro della cappella nel palazzo dei

Marche i di Saluzzo in Revello; queste due ultime opere non

furono eseguite. In Torino collaborò alla decorazione delle

chiese di S. Domenico e di S. Giovanni Evangelista ed eseguì

altri lavori di minore importanza.

Ma la Sua opera più interessante è costituita da una co–

piosissima raccolta

di

di segni ed· acquerelli riproducenti .parti–

colari architettonici, pitture, scultùre, stoffe e mobili piemon–

tesi, specialmente della provincia di Cuneo, ·molte delle quali

ora demolite o disper e, trovate nei diversi comuni, visitando

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