

cap ulismo,
i
trovava nelle condizioni volute dall'esperimento
su di un motore monocilindrico, mentre tutti gli strumenti di
misura erano irÌ
segnalazione~
In eguito il prof. Capetti, interpellato dal Duce, gli espose
i
risultati degli studi da lui fatti nel Laboratorio, per incarico del
Consiglio Nazionale. delle Ricerche, sul comportamento degli
alcoli come carburanti succedanei della benzina, con speciale
riguardo al fenomeno della ripresa e delle corrosioni.
Il Duce passò quindi alla Sezione di Aerodinamica, pre-
• tando
viv~
attenzione agli esperimenti, che si stavano facendo
alla Galleria dal vento di due metri di diametro, sull'auto-rota· ·
zione di modelli di aeroplani coll'apparato sperimentale, ideato
a questo scopo dal prof. Ferrari, che permette la npsura delle
azioni aerodinamiche, che in questi movimenti si sviluppano.
Alla Galleria · di 60 centimetri ·di diametro era in attività
rimpianto costruito dal prof. Cicala per Io studio delle vibrazion,i
alari, della velocità critica degli aerei e delle caratteristiche
aerodinamiche delle ali in moto o cillatorio, ove fu presentato in
azione al Duce il sistema ottico rivelatore dei moti vibratori. Esa–
minato poi l'impianto a braccio rotante per lo studio dei feno–
meni balistici,
il
Duce i ·soffermò davanti alla ,apparecchiatura
rivelatrice dei moti turbolenti, che il prof. · Ferrari ha .ideato e
me so a punto, e che fece in quel momento agire, dando la
vi t1alizzazione del modo
di
variare della direzione e della gran–
dezza della velocità in un .punto del getto .fluido.
Oggetto di attento esame furono anche tutti gli altri mac–
chinàri che il Duce o ervò ed analizzò colla sua particolare com–
petenza di aviatore, compiacendo i in fine col prof. Panetti e coi
suoi Collaboratori per gli importanti risultati delle loro espe–
rienze e per la potenzialità e moder_nità dei mezzi di ricerca.
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