

Soffitto nell'Auli drl Parlamento Subalpino
tuia per cia-cun po-t«»
col nome «lei
<leplltato elle -oleva occuparlo. Nel -et tori* «li
ile-ira «piccano Ire nomi «li eiiiineiiti ligure:
(.e-are Ballo». prc-idcnlc del (.ou-iglio dei Mi
nistri elie nel IU intimò la guerra all \u-tria:
\ ineeii/o («iobcrti. prc-idcnlc della (lamera per
aeelama/.ione. mini-lro della Pubblica l-tru-
zione. indi, dalla line del IU al libbraiii del
IM. eapo del (inverno: Ma—illlo d \/.eglio. p it
tore. letterato, eomliat lente, diploma) ieo. prc-
-idciitc del (lou-iglio dei Mini-Ili «lai IUP)
al y l.
"'alili una deeina di gradini, eeeo
imi
nome
elle -ovra-la tu lli: (lamillo (lavour. In quel
regno di grandi ornine, la -uà è dom ina
trice. Ma il geniale tenitore non -edè a
lungi» nello -canno di deputato, (.adulo nelle
prime elezioni generali dell aprile, in roin-
pen-o quattro collegi lo eleggono nelle
- l i p -
pletlorie. I'. -oltanlo deputalo per un paio di
anni. Dall ottobre del -)<* diventa mini-lro del-
I \grieoltura. Jndu-tria e (loiuiucrcio: lo è poi
delle l'iliauze. e Ilei
.>2
-uccede al «I \/.eglio
nella pre-idenza del (loii-iglio.
l’er immaginarcelo, con\ ien guardare il Italico
del («ovcriio. o\e -lette per oltre o lio anni,
-alvo la corta pareiile-i dopo la pace di \ illa-
trama, ( i -occorre a evocarlo, negli atlcggia-
llieuli I* Ilei ge-ti. il \ollllllc «li l‘erti iIla litio
IVtruecelli della («attimi: I
mnrihnm li ili P a
lazzo
(
urilim im i,
raccolta delle corri-pomlcnzc
dall autore inviale nel <>l al giornale
l.a Pressi
di Parigi. (
Mnrihnm li
perchè il deputato-gior-
nali-ta pcn-ava a una legi-lalura breve, clic
invece -i prolungò <|iiattr aimi).
II
c o l i t e
ili (lavour egli -cri--c -i com
porta in Parlamento come -e la -ini-lra non
e-i-te»«e ed egli to--e nel «no -alone, ili
Ilie Z Z o
ai 'im i famigliati. Parla, ride, tormenta il vel
luto della tavola col -uo tagliacarte, la epi
grammi... .
P it"iam o credergli. Se come crii ieo il Pel ruc
celli mancava -ovente di obbiettività, come
boz/etli-ta era e-atto. felici* ed cflicaci-'iino.
ciò che -piega il -ucci..... di i|iicl -no libre
giunto a -ei edizioni, lille delle i|iiali po-t
ii
ine.
(«indicando l i
ii
~ igne mini-lro ronie oratore,
pro-eguiva: Ila la parola difiicile perchè non
vuol dire una parola di troppo, una parola
che non abbia la portata da lui voluta. II
conte di (.avour non parla per la (laniera, ma
per I Furopa .
I-tantanea che -i completa in un pa—o dei
ricordi di Michelangelo ( .a-telii. all ro dt piiI ato.
il ricordaii-'imo amico e confidente del (lavimi
di «ni gli dobbiamo mi preci-o ritratto fi-ico:
Di -tal tira un poco al di -olio della media,
gra—otiti nella |M-r-oiia. ili porla mento di-tinto,
di colorito ro-eo. biondo di capelli, con occhi
cerulei | •• r non dir bigi, che -cintillavano -otto
gli occhiali. Per natura allegro, -empre col -or-
ri-o -lille labbra... . Poi. rammentandolo al
lavoro: I. a ttiv ità del colile di (lavour era
i on Iinita : -e non agiva, peli-ava. meditava.
i|iiimii iiuci -noi modi talora a-tratti.
q ue lle
-in* giaciture incompo-tc. quel bi-ogno di
aver*
-empre qualche co-a tra le mani .
Miri nomi: a -correrli, -embra che l'aula
-i anim i d una invi-ibile coorte ili fantasmi
Pcr-onalità di cui ci -uno familiari il valore <
le benemerenze: Mton-o l.amarmora. Bel lino
Kica-oli. Nim. Bivio. Pietro Palcocapa. Fuigi
I ordii. ( «iov aulii Bercile!. I cderico Mcnahrca,
( MI av io I haon di Rev el. (filini ino Sella. Maro®
Miuglie
11
i. (Hov anni I.anza. Frcole Ricotti, (iu*
-lavo Ponza di San Martino. Dionigi Pinelli.
I rhaiut Raltazzi. (.arlo e R alladc ( adorna.
Pici n» I )ero»'i ili Sant an*-a. Terenzio MamianL
l.oren/o Valerio, ('invaim i Durando. Seba*
- 1
ia in» I cccliio. Riccardo Silici». (». B. Hot telo,
(.••-are (.o n d iti. I cderico Sclopi-...
(litiamo alla rinfu-a: non è un elenco.
Sulla traccia ollerla dai pochi menzionati,
la mente può pro-cguire il nobile appello.
Dalle
pagine «Iella «toria c-cono voci, -i ricompon
gono fa lli, -civ ulano brani di vicende
ncca*
-i
11
naIi.
I
II
epi -odio die inciirio-i-cc è quello
d e l l
lamo-o dibattito tra («aribabli •■(lavour per
la ce—ione di Ni/za alla Trancia, Bi-ogua di*
-I i
II
gli ere. Ili que-taula
Iloti
-i
- V o l - e
il co-i*
detto duello parlamentare . eli ebbe dille*
reli te origine e -egui
aprile |U(»|
neMal
-ala iinprov vi-ata -uM area del cortile. Nel
-alone -iiperiore -ebbe, un anno prima, prò*
lagoni-li -empre il (generale e (lavour. una
-ciurmaglia di minore vivacità, l u ncH'aprile
lutili. I. incidente -i rico-trni-cc -ia -ili giornali
dell epoca, -ia -ulla -corta della magi-trah* bio
grafia garibaldina di (iiu-eppe (>uerzoui e del
profilo -critlo ila («iovnnni Faldella: (taribaldi
finrliumntnri'.
F que-ta I unica occa-ione in cui il duce
•Ielle (.amicic Uo—•• appare, per qualche «e*
•luta nell aula -upcriore di palazzo (larignano.l
I ruppi» poco per ricordare dove -edò: perciò
il -no po-to
prc-umibilmente a -ini-tra --
non ha conlra--egno.
Fra -lato ben-ì eletto. Im dalla prima legi*
-lailira del IU. nel collegio di (.icagna Figure,
ili -o-tit lizioue di \go-tilio R
ii
Ili ui clic aveva
optato per («enova: ma allora non -i prc-entò
alla (.antera. Sappiamo dove correva: a Rover-
bdla a «»flrire i -imi -ervigi a darlo Mbcrlo:
poi a Milano: poi con la -uà legione, nel (!«»-
itia-co •• nel \are-otto a cercar di contra-tan*
il ritorno degli \u-triaci.
Dal _•”» al
marzo IU60 -i indicevano le
elezioni Ilei Vecchio regno Sardo e nelle pro
vi m ie am ie—e. \(riu-eppe (>aril»aldi -i olirono
diver-i collegi: Varese. Stradella. lire-eia c il
I" di Nizza. Ringrazia tu lli e -c«*gli«* que-
-tulliino. -ebbene non ignori che la città è
già de-tinala all inevitabile -acrilici»*. Si tro
vava a Caprera. Non appena gli giung** notizia
ili
11
av vcimi a elezione, la-eia I i-ola e -i reca a
Ni/za. M*boccàto-i con amici e devoti, pari»*
-ubilo p«*r Torino »,on un altro deputato niz-
zaido: il Faurenli-Roubamli. in-ieine col quale
interpella il (ioverno.
Garibaldi pari»'» alla (laniera il (> aprii»* 186(1.
•Itiedendo I immediata di-cu—ione della -ua
interpellanza. Ma non «'eraim an««ira veri-
lii.iti i poteri e l a—emblea non poteva dir-i
•ii-titiiila. Il Faurenti-R«»ubaudi appoggia la
•lomaiula «1**1 (»enerale. Il pre-ideiil»* provvi-
-••rio avvocalo /auo lin i. decano «Iella Camera,
oppone una pregiudiziale: di nulla era lecito
trattare innanzi ra«I»*inpiineiito «Ielle norme di
procedura.
I. interpellanza -i «li-cu—c il
11
!, ancora «*«mla
pre-idenza d»*l d»*cano /.anobini. Parla (»ari-
haldi «alino •• breve . r«*gi«tra il (»u«*rz«mi.
II
Faldella, -ulla tc-timonianza del depu
talo -ubalpino («iambat ti«ta Horelli. <*i descrivi*
il vestito «b l (»«*n«*rale: una gia«*«a -cura, da
marinaio a -pa—o... :
«*<1
era arrivato al pa
lazzi» in <*app«‘llo nero a cilindro. («li ri«ponde
il (lavour. giu>tifican«lo il trattato lran«*o-pie-
moiitc-c
con la ucce—ità politica «* I int«*re—e
d 'Ita lia.
Alle argomentazioni di («aribabli per 1ita
lianità «li Nizza «i
a — «•«•lami,
alleganchi vari
motivi, il Faurcnti-Roubaudi e il Botlero.
entrambi uizzarili. il M«*llana. «* il Mam*ini.
A f’av«ir«* «lei trattato parlano i mini-tri Farini
«• Mamiani »* il deputato Pier Carlo Boggio.
Presentato «lai Boggi«>. vi«*ne approvato un
ordine del giorno. e-priin«*nd«i la fi«lu«‘ia «‘In*
il (rovento «lei Re avrebbe provveduto eflica-
«•«•nielite per il ri-petto «Ielle guarentigie co-ti-
luzionali e della sincerila del voto nelle pr«i-
viucie «li Savoia e Nizza .
Effettuata, qualche giorno «lopo. la «*•*—
sionc «Ielle «lue provinci«*. («aribabli e Faurenti-
Roubaiuli >i «lim«*tlevano con una lettera che
fu l«*tta alla Camera il \maggio.
l
u tti sanno clic
1
iiuhunani dallo >«*ogli«»
«li
(^uart«i.
(Faribaldi
salpava alla t«*>ta «lei Mille.
Fa -ua tribuna >i trasleriva sul man* «* alla
fiamma «lei bivacchi.
CARLO MERLIMI
*