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- rr8 -

Commissione, che in definitiva riesci composta dei consiglieri: av–

vocato Cornero, prof Garelli, comm. Galvagno, cav. Pinchia, in uno

ai deputati Giuseppe Massari, Lanza e Botto, col Sindaco a Presi–

dente, il 9 gennaio r 853 , deliber ando che tutti i Comuni e le Pro–

vincie dello Stato fossero invitati a conco rr ere alla patriottica ini–

ziativa, inviava loro apposita circolare.

I!

5 giugno r8 53, esaminati i risultati della soscrizione, la Com–

missione decise prolungarla a tutto

il

succe ssivo ottobre onde dar

tempo ai Comuni ed alle Provincie di votare il loro concorso; si

sollecitaron o in quel fratt empo, con circolare

2 3

agosto, gli Inten–

denti d'o gni Provincia e i Sindaci d'ogni Comune perchè appoggias–

sero presso i rispettivi Consigli la proposta, interessando lo stesso

Ministro degli Intern i a promuoverne le decisioni.

.

Il Municipio di T orino soscriveva fin dal 5 novembre per lire

3000,

ed al

22

gennaio r854 s' erano già raccolte circa

20

mila lire.

Tale somma non bastava però ancora all'erezione di un pubblico

monument o ; non fu che al

25

luglio successivo che la Commissione,

risultandole a disposizione un totale di circa

27

mila lire, potè de–

finitivamente pronunziarsi sull' effettua zione dell'opera .

Per guadagnar tempo, ed anche

perchè

l'esiguità della somma di–

sponibile lo sconsigliava, si decise affidare senz'altro, ad un artista

di fama stabilita,

la

completa esecuzione dell'opera,

piuttostochè

aprire

un pubbli co concorso. La scelta, fatta per voto secreto dalla Com–

miss ione il r4 dicembre r856 , cadde sulloscultore cav. Albertoni,

che accettato l'incarico preparò

il

relativo bozzetto, atteggiando la

statua, per consiglio della Commissione stessa, con una posa che al

sommo filosofo fosse abituale.

I!

contratto col suddetto arti sta fu stipulato il r

o

febbraio r8

57;–

pel corri spettivo di lire

27

mila il cav. Giovanni Albertoni s' obbligò

dare l' opera

compiuta,

come dal modello approvato, nel termine di

due ann i;

la

statua, cioè, in marmo

perlino

di Carrara alta 3 metri

con basamento in granito rosso di Baveno , lucido alto 4 metri, e

un bassor ilievo in bronzo al dado del piedest allo.

I!

monumento non

fu pronto però che il

q

agosto r859, 6 mesi dopo il termine fis–

sato.

I!

piedest allo fu provvisto all'Alberton i dal cav. Giani per lire 7 mila,

ed il bassorilievo, che orna la faccia anteriore, fuso dallo stabilimento

Colla pel corrispettivo di lire

2

mila.

L'iscrizione, che dapprima s'incise unica sulla faccia posterior e del