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clandestinament e, benchè moderatissimo, anche pei tempi, ne fosse
il concetto.
Ne! 1846 pubblicava nel!'
Enciclopedia popolare
del Pomba il
Som–
mario della Storia d'Italia,
che è come la sintesi di tutte le opi–
nioni e di tutti i desideri del Balbo, il quale ebbe il coraggio dì
proporre e difendere idee di neo-guelfismo, tutt 'altro che popolari
in Italia.
Il movimento liberale faceva progressi in Piemonte, ed appena
fu sbavagliata la stampa, Cesare Balbo si accampò fra i primi pro–
motori di libertà.
Già
collaboratore nell'
Antologia Italiana
del Viesseux, prese parte
grande cd autorevole fra i collaboratori del
Risorgimento,
diretto da
Camillo Cavour, di cui epilogava il programma nelle parole:
In–
dipwdenza; Lega fra
i
Principi
italimi
i ;
Unione fra Principi e popoli;
Riforme;
e pubblicava uno studio
-sulla
nuova situazione fatta ai
popoli liguri subalpini dai nuovi ordinamenti di governo.
Deputato del secondo collegio di Torino fin dalle prime elezioni,
fu nel gennaio 1848 presidente della Giunta per la compilazione
della legge elettorale ; il
IO
marzo fu chiamato alla presidenza
del Consiglio che intimò guerra all'Austria, e tenne tal posto sino
al luglio.
cl 1849 fu presidente della Commissione che discusse il trat–
tato di pace coll'Austria, che egli in Parlamento dichiarava doversi
subire ma non accettare, proponendo l'astensione dal voto.
Andò poi a Gaeta ed a apoli in missione per tentare
mezzi
di conciliazione col Papa e col Borbone: tentativo fallito per il
maggior bene d'Italia.
Dal 1849 al 1853,
benchè
vecchio e quasi cieco, si dedicò ai
lavori parlamentari, in cui fu zelantissimo, ed al compimento degli
ultimi suoi scritti : i
Saggi
del
Governo rappresentativo
e le
Aggiunte
al Sommario.
Dopo acuta malattia spirò la sera del 3 giugno 1853; la sua
morte fu sventura per l'Italia, cui ad un tratto mancò una fonte
perenne di politica sapienza, di generosi pensieri, un esempio di
disinteresse, di amor di patria e di moderazione, che, negli ultimi
tempi, quando le ire partigiane bollivano, lo fece chiamar retrivo . .
Fra i primi percursori e banditori del nostro risorgimento ebbe
costanza di propositi che mantenne e difese anche quando per essi