

XII.
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B
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o.
esare Balbo, di stirpe patrizia di Chieri, ebbe i natali dal
conte P rospero e da Enrichetta Tapparelli D'Azeglio;
nacque in Torino il
2
r novembre 1789.
Il padre suo fu uomo di grande ingegno e di grande au–
torità e lasciò di sè cara ed onorata memoria: diplomatico
insigne tenne le ambascierie di Parigi e di" Madrid: dotto
illustre, fu presidente dell'Accademia delle Scienze e della Regia De–
putazione di Storia.
Cesare crebbe fra .grandi esempi, ed ebbe a primo maestro il
padre con cui esulava all'epoca dell'invasione francese .
Fu a Barcellona, poi a Mahon, a Livorno , a Firenze (dove co–
nobbe l'Alfieri), e pescia ritornò a Torino quando si bandì la legge
di richiamo dei fuorusciti.
Il Balbo nella sua
Autobiografia
confessa che durante questo pe–
riodo la sua educazione fu vagante ed incompiuta.
Nel r807, Napoleone, passando per Torino, desideroso di vin–
colare alla sua fortuna uomini e famiglie, chiamò a cospicue ca–
riche le persone più note in paese, e volle uditore nel suo Con–
siglio di Stato Cesare Balbo non ancora ventenne.