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carsi
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Egitto ad arruolarsi nell'esercito francese. Stava per avviar–
visi quando fu arrestato in Roma come cospiratore. Messo dopo
breve tempo in libertà ritorno a Milano, poi a Napoli, donde si
mosse a percorrere gli Abruzzi e le Calabrie per eccitare le popo–
lazioni a rivolta. Arre stato, ebbe
la
condanna di carcere a vita. Fu
detto che dalla fossa del forte di Santa Caterina di Favignana, ove
era trattenuto, fuggisse con alcuni compagni: dalle
Memorie
sue ap–
pare invece che fu liberato quando quel forte cadde in mano dei
francesi.
Il re Giuseppe Bonaparte lo volle a suo servizio e lo nomino
maggiore, poi tenente colonnello del corpo scelto delle milizie.
In uno scontro con una banda di partigiani del re Ferdinando fu
condannato a morte, ma seppe deludere la vigilanza de' suoi guar–
diani, fuggì, raggiunse l'esercito francese, e, dopo avervi per pochi
mesi ser vito sotto gli ordini del maresciallo
Masseria
e del generale
Regnier, fu chiamato a far parte dello Stato Maggiore francese a
Corfù, dove stette fino al finire del r808 .
Nel r809 Murar lo nomino suo uffiziale d'ordinanza e poco dopo
colonnello. Un anno dopo ottenne il comando di un reggimento
napolitano in Catalogna. Rice vette allora il titolo nobiliare di barone.
Maresciallo di campo nel rSr
j ,
luogotenente generale nel r8r4,
fu uno de' generali napoletani che si unirono per imporre a Murat
la
promulgazione di una costituzione. Il tentativo non riesci.
Nel r8r8 teneva il comando di una divisione militare ed amo–
reggiando co' Carbonari rese al Governo splendidi servizi col distrug-
. gere le bande numerose di briganti che desolavano le provincie
di Avellino e di Foggia. Al restituito Governo di re Ferdinando,
il Pepe era in sì grave sospetto che si cerco di farlo arrestare come
complice di Morelli e Menichini, che aveano di bel nuovo levato
lo stendardo della rivolta, Egli stesso confessa nelle sue
memorie
di
aver data opera a che nel giugno r 820, in popolare sollevazione,
si proclamasse il Governo costituzionale e che se noi fece fu solo
perchè gli fallirono gli aiuti con solenni giuramenti promessi .
Dal pericolo si salvo ritirandosi in Avellino con un reggimento
di cavalleria, che avea saputo trarre a se, e raggiunse un corpo di
insorti che lo acclamarono loro generalissimo.
Pochi giorn i dopo, il Re Ferdinando proclamava
la
Costituzione
di Spagna ed ofleri va al Pepe il grado di capitano generale ; ma
egli non accetto che le funzioni di generale dell'annata, da lui ras-