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- r62 -

carsi

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Egitto ad arruolarsi nell'esercito francese. Stava per avviar–

visi quando fu arrestato in Roma come cospiratore. Messo dopo

breve tempo in libertà ritorno a Milano, poi a Napoli, donde si

mosse a percorrere gli Abruzzi e le Calabrie per eccitare le popo–

lazioni a rivolta. Arre stato, ebbe

la

condanna di carcere a vita. Fu

detto che dalla fossa del forte di Santa Caterina di Favignana, ove

era trattenuto, fuggisse con alcuni compagni: dalle

Memorie

sue ap–

pare invece che fu liberato quando quel forte cadde in mano dei

francesi.

Il re Giuseppe Bonaparte lo volle a suo servizio e lo nomino

maggiore, poi tenente colonnello del corpo scelto delle milizie.

In uno scontro con una banda di partigiani del re Ferdinando fu

condannato a morte, ma seppe deludere la vigilanza de' suoi guar–

diani, fuggì, raggiunse l'esercito francese, e, dopo avervi per pochi

mesi ser vito sotto gli ordini del maresciallo

Masseria

e del generale

Regnier, fu chiamato a far parte dello Stato Maggiore francese a

Corfù, dove stette fino al finire del r808 .

Nel r809 Murar lo nomino suo uffiziale d'ordinanza e poco dopo

colonnello. Un anno dopo ottenne il comando di un reggimento

napolitano in Catalogna. Rice vette allora il titolo nobiliare di barone.

Maresciallo di campo nel rSr

j ,

luogotenente generale nel r8r4,

fu uno de' generali napoletani che si unirono per imporre a Murat

la

promulgazione di una costituzione. Il tentativo non riesci.

Nel r8r8 teneva il comando di una divisione militare ed amo–

reggiando co' Carbonari rese al Governo splendidi servizi col distrug-

. gere le bande numerose di briganti che desolavano le provincie

di Avellino e di Foggia. Al restituito Governo di re Ferdinando,

il Pepe era in sì grave sospetto che si cerco di farlo arrestare come

complice di Morelli e Menichini, che aveano di bel nuovo levato

lo stendardo della rivolta, Egli stesso confessa nelle sue

memorie

di

aver data opera a che nel giugno r 820, in popolare sollevazione,

si proclamasse il Governo costituzionale e che se noi fece fu solo

perchè gli fallirono gli aiuti con solenni giuramenti promessi .

Dal pericolo si salvo ritirandosi in Avellino con un reggimento

di cavalleria, che avea saputo trarre a se, e raggiunse un corpo di

insorti che lo acclamarono loro generalissimo.

Pochi giorn i dopo, il Re Ferdinando proclamava

la

Costituzione

di Spagna ed ofleri va al Pepe il grado di capitano generale ; ma

egli non accetto che le funzioni di generale dell'annata, da lui ras-