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come fallisse quest'impresa e quella di un assalto che un contem–
poraneo sollevarsi della popolazione avrebbe coadiuvata. Ricorderò
solo che il Bava ottenne la terza sua vittoria a Governolo il 18 luglio,
e che
il
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dello stesso mese scacciava gli austriaci da fortissime
posizioni a Somma Campagna ed a Custoza, donde all' indomani,
dopo fierissima battaglia, doveva ritirarsi l'esercito piemontese ab–
bandonando la linea del Mincio.
Da quel momento il Re rimise
il
supremo comando dell'esercito
nelle mani del Bava. La ritirata dalle rive dell'Oglio a quelle del
Ticino
fu
una delle sue più belle fazioni militari, dacchè con poche
truppe scorate seppe frenare l'impeto di un forte ed imbaldanzito
nemico. All'infuori di poche artiglierie perdute nella battaglia data
sotto le mura di Milano, tutto
il
materiale da guerra fu salvo.
Nella sera del 4 agosto Re Carlo Alberto era costretto a chie–
dere armistizio a Radetsky; ed
il
giorno 7, dopò gli infausti casi
che tutti conoscono, tutto l'esercito piemontese ripassava il Ticino:
un armistizio di sei settimane fu sottoscritto.
Le accuse di tradimento, in quel rimescolio di dolori e di pas–
sioni, levavansi ed accettavansi con deplorevole facilità; si diceva
che si era abbandonata la linea del Mincio vilmente fugati; si ac–
cusavano i generali di aver con inconsulta ritirata compromesso
l'onore della nazione e dell'esercito, esposte a crudelissima vendetta
le popolazioni che avevano fatto aperta adesione al Governo pie–
montese.
Il generale Bava altamente offeso nella sua lealtà da queste ac–
cuse, chiese venisse istituita una Giunta d'inchiesta sulle fazioni
militari da esso condotte. E chiedeva ciò si facesse prima che spi–
rasse l'armistizio, onde potere, in caso di nuova guerra, presentarsi
all'esercito del tutto giustificato.
Il ministro della guerra Da Bormida restituiva al Bava la sua do–
manda pregandolo caldamente a ritirarla; insisteva invece questi
perchè ad essa si consentisse per ridestare nell'esercito quei sentimenti
di stima e di fiducia che maligne accuse avevano, se non distrutti,
almeno sopiti.
Dopo lunghe trattative il Bava accettò il temperamento sugge–
ritogli dal Da Bormida di estendere una relazione documentata
delle sue operazioni militari in Lombardia. Questa relazione det–
tata con militare franchezza fu poco dopo presentata al Governo
e diffusa per mezzo della stampa.