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STORIE DELLA MONARCHIA

(O. S. SS. Nunziata)

183

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l.

n. a.); f.

0 ;

mm.

276X190; 4

csn.,

s. segn.; s. rich.; got.;

33

IL;

front.

silogr. e 3 iniziali goto fiorate.

Di questo cimelio non si conosce che

il

solo esemplare.

dell' Arch. St. Tor. del quale, primo diede no(izia

il

Ci–

brario, nella edizione degli Statuti del

~

840, e con alcune

altre particolarità nella sua notizia storica

nei tempieri

e dell'Ordine equestre di San Maurizio e dell'Ordine della

SS. Anunziata

(Ga

edizione, Torino,

~

868, p. 313) ma con

una descriziolle non abbaslanza precisa, dicendo che erà

composta di

4

(agli,

cioè di

~

6 pagine. Ma forse tradusse

il

francese

(euil/els

non

badan.do

che il

foglio

n~n

è poi

la

carla.

Dopo la notizia data dal Cibrario si credette perdllto

anche qllesto unico esemplare. E così, fra altri non po–

terono vederlo nè Domenico Promis

(Medaglia

di

Claudio

di

Seyssel),

nè Gaudenzio Clarella

(Statuti antichi in'editi

e

Statu.ti

recenti dell'Ordine Supremo;

Torino,

~881,

pa–

gine 38, 83), nè altri studiosi.

Il

cimelio però se per

qualcbe tempo fu irreperibile non era scomparso ed eb–

bimo agio di esamilJarlo (5 maggio

~

882) e di trarne

questa descrizione.

. Del rimanente questi

Statuti del

H09-~

433 vennero

pubblicati nell'opera slli

Sigilli de'Principi di Savoia rac–

colti ed illustrati per ordine del Re Carlo A/berlo da

L. Cibrario e da D. Promis

i1.'orino,~837)

e quivl (p. 77·85)

intitolati:

Chapi/res de l'Ordre du Collier de Savoye.

Ma

fallane collazione collo slampato ci siamo persuasi che

l'edizione seconda non è diligente a sufficienza. Per ri–

farla occorrerebbe conslllIare anche

il

Codice membrana–

ceo esistente nello stesso Arch. St. Tor. nel

Museo Storico

della Casa di Savoia

del quale parliamo più sotto al

nO (2617).

Probabilmente discllteremo altrove sopra questo raris–

simo Iibrettino e slll probabile

~Uo

stampalore che, contro

la generale opinione, non ci sembra possa essere

il

gine–

vrino Belol.

Dopo la riforma del H33 seguì quella di Carlo III del–

l'H settembre f5t 8 che vi aggiunse la medaglia ed il

nome della

SS. Annunziata.

Questi statuti caroliDi, non

difficili a trovarsi manoscritti, anche presso privati, furono

pllbblicati sopra un esemplare dell'Arch. St. 'l'or. da:

2609. -

CLARETTA (Barone Gaudenzio). Sta–

tuti antichi inediti e Statuti receuti del–

l'Ordine Supremo della SS. Annunziata,

con notizie storiche relative al medesimo,

pubblicati.

=

Torino, tipografia Editrice G. Can–

deletti, via della Zecca, n.

11;

MDCCC–

LXXXI,

(1 tav. -

84

pp.

.

Gli Slatuti antichi sono quelli soltantn della riforma di

Carlo

JI[

(dell' H settembre

~518)i

quelli recenti, la Carta

Reale di ultima riforma (del 3. giugno 1869).

La tavola dà una figura affatto presuntiva dell' antico

collare.

Seguirono poscia

'Ie

riforme del Duca Emanuele Fili–

berto negli anni

~

570 e

f

577 e quindi altre minori di

Carlo Emanuele I, di Madama Reale Giovanna Battista, di

Carlo Emanuele lII, di Carlo Alberto e finalmente le ra–

dicali variazioni del

~

869, Introdotte dal Re Vittorio Ema-

nuele Il.

.

Questi

Statuti

colle successive varianti e modificazion i

furono stampati come segue:

2610. -

LE LIVRE des statuts et ordonnan–

ces du très'noble Ordre de l'Annonciade.

=

À

Turin, par Jean Jacques Rustis;

M.DC.LXVII, f

O

(82

pp.

2611. -

LE LIVRE des statuts et ordonnan–

ces du très-uoble ordre de l'Annonciade.

=

À

Turin, par Jean Jacques Rustis

M.DC.LXVII. Réimprimé par Jean-Baptiste

Chais, MDCCXXIX,

4° (82

pp.

2612. -

DELL'ORDINE supremo della SS.

Annunziata.

=

(in DUBOIN,

Editti;

I,

129 - 206,1

tav.

2613. -

STATUTS et ordonnances du très–

noble ordre de l'Annonciade précédées

d'une notice historique du méme ordre

et suivies du catalogue des chevaliers.

=

Turin, de l'Impr. Royale, MDCCCXL,

4° (xlx-187

pp. -

2

tav. di facsimile.

Questa edizione fu ordinata dai Re Carlo Alberto e com–

messa a Luigi Cibrario. I facsimili s(lno della

silo~rafia

dell'anonima edizione principe, e di un fregio araldico

poco esaUamente interpretato, del codice membranaceo

degli statuti del

~409

che sta nell'Arcbivio torinese. Questa

edizione, .destinata ai nuovi cavalieri, non fu posta in

commercIo.

Delle riforme introdotte nell' Ordine dal Re Vittorio

Emanuele Il per

«

conformare le osservanze di questo no–

bilissimo Ordine colle presenti liberali istituzioni••

.

e

sta–

bilire come regola ciò che era ecdezione.

.. ,;

si fece, iD non

molti esemplari UDa privatissima edizione col torcbio au–

tografico:

2614. -

(CARTA REALE sull'ordine Supremo

- 3

giugno

1869).

=

(autogr.)

4° (4

csn.

E poscia una edizione ufficiale " in conformità delle

«

intenzioni espresse da S. M.

il

Re, capo e Sovrano del–

H

l'Ordine per cura dell'Eccellentissimo Conte, Generale

" L. F. Menabrea, Presidente del Consiglio dei Ministri,

«

Minislro degli affari esteri, Cavaliere e Segretario del–

a

l'Ordille Supremo dell' Annunziala • col titolo :

2615. -

NOTIZIA STORlOA del nobilissimo

. Ordine della Santissima Annunziata

~

Sunto degli Statuti - Catalogo de'Cava.–

!ieri - Edizione di

300,

esempl~ri.

Firenze, tipo Eredi Botta, MDCCCLXIX,

4° (189

pp.

La

notizia storica

è quella solita del Cibrario, che com–

pilò pure

il

sunto, tra storico e dispositivo, degli Slatuti.

Poi segue

l'antica formala di giuramento dei Ca1'alieri,

modificata dal Re Carlo Alberto per Carla Reale del

~

5

marzo

~

840; quindi le riforme ultime ed infine gli

Elenchi

che non sono guari correlli.

Di questa edizione si fecero due impressioni. Pochis–

simi esemplari della prima sopravvissero alla distruzione

ordinalane dal Re. In essi a pag.15 si legge che l'ordine

fu stabilito

in onore delle cinque piaghe

di

N. S. Gesù

Cristo.

Qllesta dichiarazione e le didposizioni dell'.art. XI

della nuova

Carta Reale

nelle quali rlstabilivasl nella

solennità della SS. Annunziata la

Cappella

dell'Ordiòe per

«

assistere

ai

divini uffizi ed invocare la benedizione

del

Cielo sul

Re

e sull'Italia.

;

trapelate nel pubblico furono

dai giornali di quel tempo qualificate

chinesaggilli

ed In

obbedienza al responso si fecero ristampare gli Statuti e

più mai non si parlò di fuozioni in cbiesa.