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CAL
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1724, 29
gennaio - Inf. il cavaliere Giambattista NA–
URI da Savigliano; inv.
(15
febbraio
17 14
e
16
giugno
1733)
col C. per m.
1742,
IO marzo - Inv. il conte Giovanni Michele di
Giambattista.
1763, 28
novembre - lnv. Giuseppe Agostino, pri–
mogenito, 0.1 secolo, di Giovanni Michele.
1797,
IO aprile - lnv. Stefano Nazari.
Calliano
(Casale).
DE VILLA, RADICAT[, GRISELLA, BonnA, CANOSSA,
SCOZIA.
16°4, 6
marzo - Il duca di Monferrato ne fa dona–
zione a Galeazzo CANOSSA.
1674 -
Isabella CANOSSA in SCOZIA ottiene di con–
seguire le sue doti sopra questo fd.
1707, 6
aprile Il fd .
è
aggiudicato, per scudi d'oro
4.°93,
al conte Bernardino SCOZIA.
1736,
IO febbraio - Inv. a Carlo Bernardino Scozia
col M. per m.
1784, 21
febbraio - Inv. il marchese Francesco Ma–
ria, primogenito di Carlo Bernardino, premorto nl
padre Vincenzo Maria primogenito del suddetto
Carlo Bernardino.
Calos so
(Ash).
Nell' antico contado d'Acquosana.
Dei marchesi di BUSCA, ROERO, CERRATO, BER'
TALDI, DELLA PORTA, PELLE'l'TA.
1739, 8
agosto - Inv. il marchese Ercole ROERO di
Cortanze, col C. per mf. (er. in C. PP.
28
aprile).
1748,18
marzo - Cesare Massimiliano Avventino uni–
genito di Ercole.
1768, 21
giugno - Marchese Tommaso, unigenito di
Cesare.
Caltignaga
(Novara).
Fd. di C. con Codemonte, Isorno e Sologno.
1588, 29
marzo - Inf. o. Giovanni Francesco CACCIA
per L.
15,200.
1714,
novem. - Muore il feudatario Vincenzo Caccio..
17
I
5,
settembre - Inf. a titolo gratuito, dalla Camcra
milanese, ad Antonio BRENTANO col C. per m.
1769, 8
aprile - lnv. Carlo, unigenito di Giuseppe,
figlio del suddetto Antonio.
Caluso
(Ivrea).
Nel Valpergato; fd di C. e Rondizzone.
I VALPERGA col M. per mf.
1776, 31
gennaio - Inv.
il
marchese Carlo France–
sco VALPERGA di Masino.
Calveterra
v.
Balangero.
Calvignano
(Voghera).
Con Cornelizio, Zenevredo, Uberga e Casale
squadra di Casteggio, Travaglino squadra
di Montaldo.
1690, 20
luglio - Inf. ai fratelli FANTON[, Giambat–
tista e Giacomo.
CAM
1774, 20
aprile - Giacomo Domenico Fnntoni di Pa–
via, col C. per m.
1785, 30
dicembre - lnfd. Chinrn Bnudi di Selve,
vedova MASIO.
Camagna
(Casale).
[465 -
BOllilA.
[672 -
Devoluzione ai DAL Pozzo; il conte G. B.
GR[SELLA ncquistn
(13
maggio) per
3000
doppie
d'Italia.
1697, 12
ottobre - rnv. il marchese ;iacinto Grisella.
1736, 16
mnrzo - lnv. il mnrchese ttal'io Marin
cii
Giacinto riselln, col C. per m.
1755, 17
maggio - Inv. il marchesc Frnncesco Mn–
l'io. Grisella di Rosignano, fi gli o <li
ttavio Maria.
1797, 3
giugno - Reinvestito.
Camandona
(Biella).
1722, 26
agosto - Infd. a Ginmbattistn MARCIIISIO,
inv.
(19
luglio
1723)
col . p. m.
173
I,
8
giugno - Riceve il R. assenso per vendere
(come fece per atto
19
giugno)
il
f<l. per L.
5200
all' avvocato Giovanni Roggero MARGllER[ che ne
fu inv.
(28
luglio
1731)
col . p. m.
1753,26
febbraio · Tnv. Gianfrancesco, di Gianruggero.
Cambiano
(Tori"o).
Fd. dell'Abazia di S. Giusto di Susa.
1619,
2
marzo - Infd. a Carlo. COTTI, di Piacenza,
morto senza discendenzn.
1642, 15
marzo - Infd. ad Alessandro BORGARELLI,
maggiordomo di S. A.; col C.
1691 , 12
settembre - lnfcl. al marchese Carlo Giu–
seppe Vittorio CARRON di S. Tommaso col M.
Aveva acquistate le ragioni spettanti ai figli del
conte Alfonso Borgarelli (RR. assensi,
30
mag–
gio
1697
e
29
agosto
1699)
e di quelle del conte
Ferdinando Scotti.
Il marchese di S. Tomaso fa poi un cambio di que–
sto feudo (Patenti ed atto
2
I agosto
1702)
con
quello di
Avigliana,
colla marchesa Mario. Mar–
gherita TANA, figlia del conte Lodovico PROVANA
di Beinette,
il
quale (4 luglio
1659)
era stato
infd. di Avigliana.
1740, 12
settembre - Inv. il marchese Giuseppe Sci–
pione SAN MAR1'lNO l'ROVANA erede dello. mar–
chesa Tana; col M. p. mf.
1768, 3
settembre . L'abate di S. Giusto cede le
sue ragioni alla corona.
1769,
8 marzo - lnfd. al conte Giuseppe Maurizio
Francesco TURINETTI di Pertengo, inv.
(r."
ago–
sto
1772)
col M. p. m. Egli con R. assenso
(23
marzo
1781)
vende il fd. al conte Giuseppe
Maurizio TURINETTI di Castiglione.
1781,
IO aprile - Investito col M. p. m. (').
(I)
Sopra questo
{d.
non si riscuotevano tasse, nè somme. Unico
privilegio del feudatario era di nominare
il
&iudice ed
il
segretario
della giudicatura.