«
la quale è stata posta in S. Marcho
curri le altre reliquie
, haueria a caro che
« la Ex. V. per amore suo li remettesse ogni
« cosa, ecc. »
( Phebus de Gonzaga et Geor-
gius Brognolus, Lett.
(2
agosto
1495)
Arch
."
Gonz
.‘ , F. II, n° 6, D
oc. ined.)
— Tu hai provato ampiamente e con do
cumenti incontrastabili che il tuo sospetto
sul dono di Carlo V III era benissimo fon
dato , ed è da esser grati alla mostra del-
1' arte antica che ti ha pòrto occasione di
pubblicare queste curiosità storiche ignorate,
credo , da tutti g li scrittori della vita di
Carlo V III e delle sue gesta in Italia. Ma,
di grazia , come, dove hai tu trovato tanto
preziosi documenti dei quali nessuno ha fatte
mai parola?
— Come , dove li ho trovati?
Perdendo
inutilmente il tempo
nel farmi topo degli
archivj, scambio di
consumarlo profittevol
mente
nei caffè, negli spassi e nelle veglie,
come fanno certi maestri che trincian sen
tenze su tutte le cose con una franchezza
che farebbe ridere, se non destasse più so
vente compassione. Ma basta su questo ar
gomento del quale ho parlato anche troppo,
e ritorniamo alla nostra rassegna.
Vedemmo, prima del busto di S.a Genesia,
l ’edicoletta col S. Andrea che porta la scritta
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