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« mici in mane. Io non lo mando adesso

« perche gli bisognara vno mullo, et anche

« acio che V. Ex.* possi pensare de pigliare

« qualche scusa cum la duchessa, cum dire

« che la me hauea donato a me prima questo

apparamento. Certo quando io non lhauesse

« ueduto non me ne curaria tanto, ma hauen-

domelo mandato a donare V. Ex * et con-

« syderando essersi guadagnato col periculo

« de la uita sua, sia certa che lo differisco

« ad altri cum le lachrime a li occhij. Tut-

« tauia corno ho dicto obediro a V. Ex. da

la quale aspectaro pero che la me replichi.

« Se questo apparamento ualesse mille uolte

«. più chel non fa, et non fosse acquistato

« corno e

(è )

non me ne rincresceva che

« laudasse in mane de la

Ill.ma

M.a duchessa

« mia sorella : quale scia ben V. S. chio amo

« et riuerisco: ma solum li respecti prefati

« mi fanno difficile, raccomandandome in bona

« gratia de V. Ex.“ que bene valeat. Mantue

« 24 Julij 1495.

«

Ill.me

D. V. Consors Isabella ».

{Isabella Gonzaga, Lett., Arch.o Gonz

.*

F. II, n. 6, D

oc. ined.)

Con quanto squisita maniera la Marchesa

mostra il dispiacere, dal quale trasparisce

anche il dispetto, di privarsi di quella cara

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