aveva solido fondamento. Senti la descrizione,
lasciataci dal Benedetti, del grasso bottino
fatto dai soldati dell’esercito della Lega nel
campo dei Francesi vincitori (?!) nella gior
nata del Taro. « E ’1padiglione del Re, molto
« sontuoso uenne alle mani di uilissimi sol-
« dati. In somma nel giorno, che uenne ap-
« presso, tutta la preda fu malamente partita
« fra i compagni Greci ; la quale fu stimata
« ualere dugento mila ducati
(ma vinsero
«
i francesi!?)-
Alcune insegne dei Capitani
« della fanteria uennero in mano di Vene-
« tiani. Fu menato negli alloggiamenti un
« numero quasi senza fine di caualli, et di
« muli. Fra i uincitori istessi mentre si com-
« batteua, colui era inimico, il quale aueua
« occupato preda di più ualore. Tagliauano
« con le manaie i uasi d’argento di mirabil
« lauoro. Dell’apparato del Re fu messa a
« sacco tutta la credenza d’oro, et d’argento,
« et le casse della camera, nelle quali erano
« i uestimenti, le tapezzarie. et i uasi della
« tauola, i quali i Re per lunga possession
« d’imperio haueuano cumulato
(e vinsero
« i francesi!?).
I libri della cappella, et
una
«
tauoletta ornata di gioie, et reuerenda
«
per Reliquie sacre
»
(B
e n e d e t t i
,
op. cit.
pag.
87). Ora per darti una prova della esat
tezza del racconto di questo storico pochissimo
— 91 —