» che
questo era proprio officio del Re
«
Christianissimo
» (
Georgius Brogno-
lus, Lett.
(
Venetiis
, v
sept.
1495),
Arch.“
Gonz
.a , E. XLV , n. 3 , D
oc. ined.).
Ma
ritorniamo all’amoretto di Carlo in Chieri, e
senti che cosa ne scrisse il mio illustre col
lega, il teologo cav. A. Bosio.
«
A motivo
« delle continue visite che
(Re Carlo
) fa-
« ceva a Chieri, corse voce fra il popolo che
« fosse preso da fiamma amorosa verso una
« gentildonna , la quale cosa per certo non
« ci farebbe stupire , considerando che quel
« monarca era nei 24 o 25 anni , ed era
« molto propenso al gentil sesso, come ci
« lasciarono scritto li suoi storici , ed anche
« il Guicciardini. Alcuni vollero indicare
« come oggetto dei suoi desiderii la figliuola
« del suo ospite Giovannino Solaro, di nome
« Margarita ecc.... Ma sembra improbabile
« che una fanciulla di non ancora compiti
« undici anni, come si vuole, dovesse in quel
« sovrano destare impuri amori , i quali, se
« vi furono, dovettero ardere per altra gen-
« tildonna ».
« Gli autori francesi scrissero con desi
li nenza propria della loro lingua il nome
« di quella damigella
Le Solier,
invece di
« Solaro , e la nominarono Anna , così pure
« la denominò il Giovio, ma si conosce dalle
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