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DIFESA CIVILE ANTIAEREA

L ’ Italia ha sempre, nei va ri congressi in te rnazio ­

nali, s o tto s c ritto gli a tti che bandivano, dalle gue rre

del fu tu ro , l'im p ie g o di aggressivi crude li (mazze

fe rra te , pa llo tto le dum dum, ecc.) ch im ici (gas asfis­

sianti, liqu id i vescicanti, ecc.), e ba tte ric i (mo rva,

peste, ecc.). Con serena lealtà di p ro p o s iti, il Go­

verno ita liano ha più vo lte d ich ia ra to che, « r i­

spettoso degli impegni internazionali assunti, cer­

cherà, in caso di gue rra , d ’ in d u rre l'avve rsa rio a

non ric o rre re agli aggressivi concordemente band iti.

Se ciò non sarà o tte n u to , si riserva lib e rtà di azione ».

O ra , il passato insegna, e con ogni p robab ilità

il fu tu ro confermerà, che, quando una Nazione è

in pe rico lo grave di esistenza, non esita a ric o rre re

a

qualsiasi

mezzo p u r di salvarsi e, una vo lta presa

tale decisione, tro va sempre modo d i m e tte rs i in

regola con i tr a tta ti invocando una pretesa rito rs io n e

sull avversario. Così, in tu tte le gue rre , si manife­

stano focolai di infezione: sarà facile, ad un b e lli­

gerante in mala fede, a ttrib u ire a ll'avve rsa rio la

colpa di qualche caso spontaneo e passare senz'a ltro

ad un'offensiva ba tte rica in grande s tile ; in tu t t e le

concentrazioni di t ir o d 'a rtig lie ria si manifestano svi­

luppi di gas: sarà a ltre tta n to facile taccia rli pe r asfis­

sianti e passare decisamente ad u n ’offensiva chim ica.

D ’a ltro canto vi è, tr a la tecnica industria le e sani­

taria di pace e la tecnica p ro d u ttiva dei va ri aggres­

sivi di guerra, tale uno s tre tto legame che, im p ian ti

di produzione di generi di più comune necessità

possono, nel volgere d i pochi g io rn i, essere tra s fo r­

mati in is trum en ti d i produzione bellica. In m o lti

casi, anzi, gli aggressivi moderni di gue rra c o s titu i­

scono uno stadio in te rm ed io od un agente sussi­

d ia rio pe r la p roduz ione di generi comunissim i, quali

sostanze co lo ran ti, concim i ch im ic i, tessuti a r tifi­

ciali, ecc., e quali s ie ri, antitossine, ecc.

Si naviga pe rciò in pieno mare di u top ia demo­

cratica e parolaia quando si parla d i « c o n tin g e n ta ­

mento », di « c o n tro llo internazionale » e via dicendo.

La ve rità sta nel fa tto che, nel quad ro de lle possi­

b ilità di una gue rra fu tu ra , occo rre p o rre t u t t i i

mezzi d ’aggressione possibili. A llo sta to attua le de lle

cose, questi mezzi possono essere:

batterici,

se esercitano u n ’azione d i infezione

epidemica;

chim ici,

se esercitano u n ’azione d i avvelena­

mento o di in fe ttazionè ;

incendiari,

se esercitano u n ’azione d i a ttecch i­

mento e d i propagazione del fuoco;

d is tru ttiv i,

se esercitano u n ’azione pene tran te ,

d irompen te , od esplosiva, a pu ro scopo d i d is truz ione .

I

metodi mediante i quali questi mezzi possono

essere p o rta ti a co lp ire le c ittà si possono, a lo ro

volta, classificare come segue:

collocazione d ire tta :

effettuata da agenti nemici

insinuati nella popolazione;

tiro d ’a rtig lie ria :

effettuato con cannoni di

grosso calibro a tiro teso, su piazzale speciali incli­

nate, epperciò di grande gittata;

lancio da aeroplani

:

effettuato da audaci isolati,

con il favore della n o tte , o da grand i squadre A

bomba rdamento con sco rte d ’assalto.

La difesa dei ce n tri u rban i ed indus tria li, sà

a ttiva che passiva, sarà essenzialmente affidata alle

Forze A rm a te in genere ed a qu e lle de lla M. V. S.

N.

in ispecie. Ma lo Stato non può fa re t u t t o . O cco rro !

l ’ausilio di tu tta la popolazione c iv ile ; ausilio che

può essere apprestato so tto fo rm a di una protezione

individuale:

intesa alla salvaguardia dei singoli;

co lle ttiva :

intesa alla salvaguardia de lle famiglie,

degli s tab ilim en ti, de lle agglomerazioni private

k

genere e de lle a ttiv ità che in esse si svolgono;

pubblica:

intesa alla salvaguardia deg li

Enti sta­

ta li e parastatali,

delle g rand i organizzazioni, e dei

servizi pubb lici in genere.

T u tte queste classificazioni non hanno, natural­

m en te , ca ra tte re rigo roso , esistendo fo rm e inter*

medie o combinate d i va rio gene re ; esse valgono,

tu tta v ia , a tracciare , con rap ida sin tesi, il quadro

de lle conoscenze fo rm an ti la base de lla preparazione

c iv ile . A p o rre tal quad ro in g iusta luce , oc co rri

pe rò d ire qu i tre ve rità fondam en ta li che

appari­

ranno chiaramente d im os tra te nel corso de lle nostre

argom en tazion i, e cioè:

1)

Gli aggressivi moderni in genere, e quell

chim ici e batterici in ispecie, possono recare grave

danno

se

non sono conosciuti e serenamente affrontati;

ma, se conosciuti

e

serenamente a ffron ta ti, essi pre-

sentano un pericolo grandemente minore.

2) Contro g li aggressivi moderni in genere, e contro

quelli chim ici e batterici in ispecie, esistono protezioni

che riducono grandemente il pericolo e che possono

a volte perfino annullarlo.

3)

Una preparazione adeguata, fin da l tempo

di

pace, ed una forte coscienza gue rrie ra , fonte di ogni

disciplina di guerra, permetteranno ag li italiani é

Mussolini di affrontare, con ferma fede nella vitto rià

finale, qualunque forma di aggressione nemica e

di

compiere, sotto l'aggressione stessa, i l proprio doveri

di soldati o di cittadin i.

L'aggressione aera i delle

d t t à

Un apparecchio veloce da bombardamento diurno

che riuscisse, durante un'offensiva aerea, a forzare;

la cerchia delle nostre squadriglie di difesa e

sbarramenti delle nostre batterie controaerei,

troverebbe nella possibilità di riversare sulla ci

un carico bellico«che si aggira sui 2000 kg.

Potremo, per semplicità di ipotesi, supporre ch e f

questo carico sia di una sola specie: in a ltri termini

%

che airapparecchkr sia stato affidato un compito d i i

aggressione puramente batterica, o chimica, o incen- ~

diaria, o distruttiva.

Nel caso di agg/essione

betterica.

I’,

cercherà di roteare su tu tta la c ittà , spedai

sui quartieri più poveri, e di sparpagliare, *

più possibile, ben 2000

kg.

di ampolle e fialette

tenenti bacilli del vaiolo, d d colera, dd la peste.