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DIFESA CIVILE ANTIAEREA

nonché del ca rbonchio , della mo rva, ecc. È ov v io

pensare che, nonostante t u t t i i p rovved im en ti d i

prevenzione che possono essere sta ti presi, si fo r ­

meranno innume revo li focolai d ’ infezione che, se

non subito soffocati, po rte ranno ad una epidem ia

assai varia e complessa. Se ciò si verificasse, è a ltre t­

tanto ovvio che, p resto o ta rd i, tale epidem ia si

propagherebbe alle c ittà vicine, alle tru ppe in linea e,

quindi, alle stesse tru p p e e c ittà avversarie.

Tu tto questo non è semplice ipo tesi, nè occo rre

esporre qui gli esempi che ric o rro n o numerosi nella

storia. Basta pensare ai te n ta tiv i tedeschi d i infe­

zione epidemica d i mo rva e d i ca rbonchio ne lle

Fiandre; oppure aH 'epidemia d ’influenza sviluppatasi,

pare, in Svizzera e propagatasi rapidamente agli eser­

citi in arm i e, q u in d i, alle re la tive nazioni.

É dunque pacifico suppo rre che c ittà d i fro n tie ra

come T o rin o , M ilano, Venezia, ecc., non saranno

soggette ad aggressioni ba tte riche . Il nem ico d i

domani, ne ll'in te resse de lla p ro p ria salvezza, po trà

rico rre re all'aggressione ba tte rica so lo in caso

estremo

e

solo co n tro le c ittà più tentone dalla fro n te d i com ­

battimento: ciò a llo scopo di creare una ine v itab ile

barriera di quarantena tr a la pa rte delia penisola

infetta e quella non in fe tta e, di conseguenza, una

vasta ripercussione ma teria le, sui servizi log is tic i, e

morale, sulla popolazione c iv ile , con conseguente

inevitabile allentamen to de lla morsa in cui le p ro p rie

truppe si fossero venu te a tro v a re .

Nel caso d i aggressione c h im ic a , l ’apparecchio

potrà svolgere c om p iti svariatissim i secondo la na­

tura del suo ca rico be llico . Po trem o , sempre pe r

semplicità d ’ipo tesi, suppo rre che questo ca rico sia

di una sola specie e cioè c o s titu ito da sostanze ch i­

miche aventi un 'azione biologica p revalentemente

tossica, o soffocante, o vescicante, o ir r ita n te sta r­

nutatoria, o ir r ita n te lagrimogena. C itiam o un

esempio pe r ciascun caso.

L'apparecchio si dirigerà su un obbiettivo ben

precisato dal servizio di spionaggio, vi piomberà a

bassa quota e vi farà cadere 2000 kg. di grosse bombe

penetranti ad azione

tossica.

L'obbiettivo — che

sarà essenzialmente la sede di lavoro di un complesso

intellettuale dirigente m ilitare, industriale, ecc. —

si troverà avviluppato in una nube di ossido di car­

bonio, di acido prussico, ecc., di concentrazione tale

da causare la morte di tu tti coloro che non si fossero

tempestivamente ed adeguatamente p ro tetti.

l ’apparecchio si dirigerà sulla stazione di Porta

Nuova ove avrà notato, o sarà stato avvertito, che

si compiono movimenti di truppe. Supponendo che

il vento risalga via Nizza, egli seguirà il cono dei

binari e lascerà cadere 2000 kg. di medie bombe

ad azione

soffocante.

Supponendo che il lancio avvenga

con 20 bombe da 100 kg. di fosgene, doropkrina , ecc.,

con l'intervallo di 100 m . l'una dall'altra, si formerà,

in pochi secondi, una nube larga 20 m ., alta 10 m .,

lunga 2000 m*.. che. con un venticello d i 3 m/sec.,

impiegherà ben IO minuti a passare. Questa nube,

che sarà pressoché inv is ib ile , invaderà la stazione,

dilagherà pe r la piazza C a rlo Felice, imboccherà via

Roma, si rive rse rà pe r le v ie co llate rali e giunge rà

in Piazza Castello ancora in concentrazione suffi­

cien te pe r causare la m o rte di t u t t i c o lo ro che,

ne lle strade, nei ve ico li, o nelle case, non si fos­

se ro tempestivamente ed adeguatamente p r o te tti.

L ’apparecchio si d irig e rà sul lungo Po e vi farà

cadere 2000 kg. d i piccole bombe d irom p e n ti ad

azione

vescicante",

oppu re , meglio ancora se po trà

fa rlo , scenderà a bassa quo ta e irro re rà la zona d 'una

« rug iada de lla m o r te » . I p o n ti, le strade, le case,

i ve icoli, i passanti, resteranno im b ra tta ti d i un sudi­

ciume inco lo re d i ip rite , lew isite , ecc., il quale svi­

luppa gaz ad azione contemporaneamente lac rim o ­

gena, s ta rnu ta trice , soffocante e tossica e, quan to

meno, penetra a ttrave rso g li a b iti, le scarpe, le

galosce, e causa, sulla pelle, de lle galle che si tra s fo r­

mano in piaghe, a v o lte assai lunghe a gua rire (sino

a 70 g io rn i), con c ica tric i de tu rp a n ti assai pe rsisten ti

(sino a 15 anni). C h iunque s’ im b ra tte rà d i ta le sudi­

ciume andrà sogge.

- j infettazione e si rende rà

ve ico lo d i in fe ttazione . Sarà pe rciò inevitab ile p re ­

clude re ogni tra ffic o , tra la c ittà e le co lline , finché

non si sarà p ro vve du to ad e ffe ttua re corsie bon ifica te

d i passaggio: c iò significherà , ad esempio, che la

massa dei la v o ra to ri, ritira ta s i per la no tte nei ric o ­

v e ri di p ro tez ione p ra tica ti in co llina , non p o trà

to rn a re al lavo ro nelle o fficine .

L’apparecchio si dirigerà sulle Officine del Gas

ove avrà notato che, in seguito a ll’azione prodotta

da un collega aggressore incendiario, si stanno con­

centrando le organizzazioni pompieristiche. Con lo

stesso procedimento descritto per il caso di aggres­

sione tossica, o con lo stesso procedimento descritto

per il caso di aggressione soffocante, egli lascerà

cadere 2000 kg. di medie bombe ad azione

irritante

starnutatrice

(aerosoli di arsine in genere), o ad azione

irritante lacrimogena

(gas di acroleina, di chetoni

bromati, ecc.), rispettivamente. L'intera zona, sede

de ll’incendio incipiente, si troverà avviluppata in

un'atmosfera che, o per violenti irrefrenabili star­

nu ti, o per intensa accecante lagrimazione. renderà

impossibile ogni intervento a coloro che non si fos­

sero tempestivamente ed adeguatamente p ro tetti e

che intralcerà sensibilmente l'opera di coloro che a

ciò avessero efficacemente provveduto. D i conse­

guenza, l'incendio divamperà.

Tutto questo, in un modo o nell'altro, si è verifi­

cato in molteplici episodi della Grande Guerra e

sempre, accanto alfazione materiale, lim itata .nel

tempo e nello spazio, si è avuta una ripercussione

la cui eoo, a vent'anni di distanza, non si

è

del «otto spenta. G ò dimostra, inddental-

com ^ accanto alle protezioni materiali, oc­

corre una pfceezione morale: in a ltri term ini

una

« coscienza chimica » .