TORI NES I CADU T I AD ADUA
T
rentanove anni o r sono, il
1° marzo 1896, sui campi
e ritre i meno di 16.000 sol
dati, tra ita liani ed ind igen i,
combattendo c o n t r o 90.000
abissini armati d i fuc ile e 8600
cavalieri, scrissero una pagina
di eroismo che, co ll andar del
tempo, diven ta epica e che se
non venne va lorizzata, come
meritava, pe r m o lti ann i, ora,
per fo rtuna , viene riconosciuta
ed esaltata a g iusto on o re del
forte s p irito di sacrificio e di
coraggio dei no s tri p ro d i sol
dati d 'A frica .
In tale lo tta sp ropo rzionata
per numero di u om in i, ben
16.000 abissini, tr a m o rti e fe
riti, vennero messi fu o ri com
battimento. L ’ Ita lia c o n tò tra
i suoi e ro ici Cadu ti ben 262
ufficiali, 3772 m ilita ri d i truppa
bianca e 2000 ind igen i m o rti e più d i 1000 fe r iti.
Il
ricordare in modo particolare nell'anniversario
i nostri
Caduti per esaltarne il valore, sarebbe troppo
lungo; vada
allora, per tu tti, oggi, su questa Rivista,
il
reverente omaggio ai Caduti nativi di Torino.
Dopo l'occupazione del colle di Rebbi Arienni, il
vallone di Mariam Scioaitù (Maria Verde) fu il teatro
di guerra della 2* Brigata di fanteria, che combattè
otto ore contro un nemico sei
volte superiore di numero.
Essa era comandata dal Mag
gior generale conte Vittorio
Dabormida, prode e coltissimo
ufficiale, figlio del Gen. Giu
seppe, che tanta parte ebbe
nel risorgimento italiano, e che
10 cito come primo fra i Caduti
.. . mesi, non solo perchè fu di
essi il più elevato in grado, ma
perchè fu l'unico dei nati a
Torino che, delle 14 medaglie
d'oro concesse per la battaglia
di Adua, ebbe tale alta ricom
pensa al valore. A questa Bri
gata appartenevano pure il Mag
giore Luigi Branchi, coman
dante il 3° battaglione fanteria,
1 Tenente Vittorio Taxil della
3» compagnia- del 6° batta
glione fanteria (comandato dal
piemontese Maggiore P r a t o ,
medaglia d ’oro) ed ii Tenente Giuseppe Chevalley
della 6* batteria da montagna (comandata dal pie
montese Capitano Gisla). Alla memoria dei tre valo
rosi ufficiali torinesi eroicamente Caduti sul campo
fu assegnata la medaglia d ’argento.
,
Della Brigata Indigeni, invece, comandata dal
l ’alessandrino Magg. generale Matteo Albertone, che
operò specialmente presso il colle Chidane Meret