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VIE, PIAZZE E CORSI DI TORINO ILLUSTRATI

CANELLI (Via).

Parallela a destra della via Nizza, dal

corso Porlo Maurizio alla via Onorato Vigliarli.

Comune in provincia di Alessandria, sulla riva sinistra

del Belbo, a 247 metri sul mare. Sono rinomati i suoi vini

moscati e spumanti tratti dalle uve passite e nebiolo.

CANNON D’ORO (Via).

Nel 1860 annullata con sostitu­

zione della via Montebello per una parte e fusione del

resto con quella di Santa Pelagia.

CANONICO TANCREDI (Via).

E una via privata tra la

nuova strada di S. Mauro e la strada vicinale del Casci­

notto, a levante della via Antonio Santagata.

Nato a Torino nel 1828 il Canonico fu insigne giurista'

Presidente di Cassazione a Roma, Consigliere del Conten­

zioso diplomatico, membro della Consulta Araldica. Sena­

tore e Presidente della Camera dei Senatori. Fu anche

gentile poeta e critico d’arte. Nel palazzo del Senato a Roma

gli venne eretto un busto, opera dello scultore Sindoni.

Morì nel 1908.

CANOVA (Via).

Trasversale a via Nizza, oltre il corso Dante.

Nato a Possagno nel 1757 nell’alto Trevigiano, morto

a Venezia nel 1822. Fu primo alunno del Bernardi, detto il

Torretta e quindi a Roma. Fu classico nell’animo. Molto ci

lasciò, fra cui il monumento di Clemente XIV, il

Perseo,

il Monumento in S. Croce dell’Alfieri, le

Tre Grazie,

il monu­

mento a Napoleone I nel cortile di Brera a Milano. Sebbene

ora diversamente giudicato che non dai contemporanei,

tuttavia egli fu un grande innovatore, il maggiore degli

scultori della sua età. A lui si deve, se dopo il trattato di

Vienna, si poterono ricuperare in parte le opere d’arte

portate in Francia nel periodo napoleonico. Vedi Mala-

ifani Vittorio,

Canova,

Milano, Hoepli, s. d.

CANTALUPO (Passaggio privato).

A sinistra di via San

Paolo, tra le vie Muriaglio e Volvera.

Comune presso Alessandria.

CANTELLO (Strada consortile del).

Perpendicolare a destra

della via Luisa Del Carretto, fra le vie Bricca e Figlie

dei Militari.

Dal nome di un vecchio cascinale ivi esistente prima che

la città allargasse la sua cerchia.

CANTOIRA (Via privata).

In regione Madonna di Cam­

pagna. a sinistra della ferrovia di Lanzo, dopo via

Lemie.

Comune della provincia di Torino, sulla sinistra della

Stura in Val di Lanzo, proprio all’imbocco della Valle

Grande di Lanzo. È a 780 m. sul livello del mare. Sorge

su un verde bacino dove si alleva bestiame, si coltivano

cereali. Vi hanno pure fornaci di calce e miniere di pirite.

o

CANTORE ANTONIO (Via).

UUima a sinistra del corso

Monievecchio, prima del corso Vinzaglio.

Maggior Generale, nato a Sampierdarena (Genova) nel

1860. Morto in principiodella guerra, dopoaver

fatta la Libia,

al comando della colonna Cantore, mista di Alpini, di Fanti

e di indigeni e dopo avere con i Battaglioni Alpini presa

senza colpo ferire Ala ed annasata l'aria di Trento.

Cantare è per gli Alpini un simbolo dopo esser stata

una gloriosa realtà.

Cadde il 20 di loglio 1915 colpito in fronte da una palla

austriaca alla Forcella di Fontana Negra (Tofane), mentre

si spingeva innanzi per riconoscere le poairinni del nemico.

Medaglia d’oro. Si rimanda a M. Btsi,

Cantore,

cbn 8 xilo­

grafie di P. Morbiducd. Novara. Ist. Geogr. De Agostini.

CANTIJ CESARE (Via).

In borgata Ceronda, Ira il corso

Potenza e la via Balangero, parallela a nord di via Noie.

Nato nel 1805 a Brivio, morto nel 1895 a Milano. La sua

fama, oltre che di patriotta — soffrì il carcere austriaco —

la affida ad un romanzo storico:

Margherita Pusterla.

e a

molte opere erudite sul Parini, sul Monti e l’età che fu sua,

su Milano e la sua storia. Fra le opere più importanti, ma

condotta con criteri non sempre sereni e imparziali e non

sempre attendibili, la sua

Storia Universale.

Molto scrisse

e bene per il popolo. Come giornalista occupa un posto

notevole nella storia del risorgimento. Troppo lungo sarebbe

enumerare i suoi scritti. Si rimanda alla

Bibliografia

raccolta

dal Vismara (Milano, 1896). Torino lo ospitò nel 1848 e

per lui il Brofferio ebbe parole eloquenti.

CAPELLI CARLO (Via).

In regione Tesoriera, terza a destra

del corso Francia dopo la via Salbertrand.

Nato nel 1773, morto nel 1831, il Capelli fu un illustre

botanico.

In questa via sorge la Scuola elementare « Duca d’Aosta »

CAPELLINA DOMENICO (Via).

A destra di via S. Donato.

dof>o via l'agnone.

Nato a Vercelli nel 1819; fu insegnante di lettere e più

tardi deputato al Parlamento. Pedagogista insigne, grecista,

poligrafo, romanziere. Come drammaturgo ci lasciò i drammi

Cola di Rienzo

e

Girolamo Morone

; come romanziere

Cate­

rina da Vinzaglio

e i

Pizzoni e gli Avogadri

; come poeta, i

Canti lirici

e ad uso delle scuole. Antologie, Manuali di let­

teratura italiana, latina e greca. Molti i commenti. Morì

nel 1858.

CAPPELLAI (via).

Nel 1860 annullata e sostituita da parte

della via Porta Palatina.

CAPPEL VERDE (Via).

A sinistra di via X X Settembre,

dopo via Palazzo di Città.

È una delle vie più antiche di Torino. Il nome è preso

da un vecchio albergo che si trovava vicino. Fino verso il

1870, sorgeva

YAlbergo delle Tre Picche,

che occupava l’edi­

ficio un tempo abitato dai Cantori del Duomo.

CAPPONI GINO (Via privata).

Oltre la borgata Madonna

di Campagna, parallela a destra della strada di Lanzo,

presso la ex-cinta daziaria.

Nacque a Firenze nel 1792 da illustre famiglia. Ricco

di censo viaggiò in Italia e fuori: tornato in patria stringe

amicizia cogli ingegni migliori del tempo, quali il Leopardi,

il Foscolo, il Manzoni, il Giusti, il Tommaseo. Al Vieseeux

suggerì la pubblicazione della

Antologia.

Fu tra i fondatori

deìYArchivio Storico italiano

e la

Guida dell’Educatore.

Pre­

sidente, nel 1848, dei Ministri nel Granducato di Toscana;

più tardi, nel Regno d’Italia, senatore. Motte le sue opere,

fra cui la maggiore, la

Storia della Repubblica i i Firenze,

dalle origini del Comune fin al 1530. Sa di Ini vedi: G. Ta-

barrini,

G. Capponi, i suoi tempi, i suoi studi, i suoi amici,

Firenze, 1879; G. Gentile, C.

Gapponi e la coltura toscana

del secolo X IX ,

Firenze. Vallecchi. 1926.

CAPPUCCIO (Bosco).

Nel Parco iella Rimembranza.

CAPRERA

(Vk).*«rf

destra it i cono IV Novembre, aU"al­

tezza iella- Piazza d’Armt.

Isola sulla costa della Saidegna, di 16 Km. quadrati di

superficie, dichiarata monumento nazionale il 4 loglio 1907,

dipendente dal Conrane di Madrtshna. in proviada di

Sassari.

11

sm» nome è legato a qaeBo di Garibaldi che

l’abitò e la predilesse. Quivi è la sna tomba Vedi A.

F a l ­

con i,

Comet pumdoGaribaldi scelsepersmadimoraCaprera

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