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fili IMPIANTI DELL’

E.I.A.IL

A TORINO

Oua-i »li«*ri anni Attili» tra»ror»i dalle prime tra«tni?>-

«ittni ~|ifrini«*

11

l;iIi tlt Ila Stazione ratii<»f«>ni«*a ili lo-

rim», nel dicemhre

\llora un |»ic*«*«ili»auditorio

era -ullirirntr ai! a—irurarr luti»* le tra«nù—ioni imi-

-irali ilella Sta/ione ili I urinn. Ma già all ini/io drl

I I n -viluppo raggiunto «lail«* tr:«>mi —ii*ni c Ir

nuove e«igenz.e reinlcvano m*ce—ario ili a—icurarc

un più ampio respiro ai «ervizi tecnici. arti-tiri rii

ammini'tratix i r \rni\a pertanto anpii-tato il I ra-

tro ili Torino, nuova degna Sede della locale Sta­

zione delI Kiar. Le nuove esigenze derivavano *«»•

prattutto dal fatto che la Stazione «li Torino era

«le-tinata ad e—ere una delle due stazioni-madri

«Iella r«*le italiana «li radiodiflu-ione. I «io»* una

<i«‘ll«‘ din* -fazioni. roti «piella di Houia. nelle «piali

vengono prodotti- Ir «--eruzioni musicali irasinc—e

non -olo dalli* rispettive «tazuiui turali, ma anelli*

da tultr l«* altre -(azioni italiane prr mezzo <I«■ ILi

rrtr dri «avi mtl-irali «li eollegainriito.

\

arie eon-iderazioni iiilluiroiio -ulla

-«•«■!

I:i del I

l

tro di I orino romr -rdr «Irgli auditori torim*-i:

oltr«* a

11

ui'lIa elle tale I cairn mn-enliva di dare al-

I *iirg«*nIi-^init» prnlilrma una -«duzione inunrdiala.

ri-iiltamlo r«-rrr prr il moinrulo -iillirirnli poi Iu*

moililirazioiii per rrudrrln idoneo allr Ira-mi—ioni,

dall»* rsprrienze compilile «*ra rmrr-o clu* «*--o prr-

•«■ntava condizioni acu-liehe e rrrllrn ti. Il romplr—u

drl palro-rrniro r della -ala potè, infatti, ron ipial-

«*hr rilorro aru-tirn. r —r r r -ululo Ira-formato in un

grandi* ed ollimo auditorio p«*r la Ira-mi—ione dei

concerti -infunici e d rllr opere. Da allora «*—n non

chhe a «uhire impnrlanli modilirazinni. -r -i re-

retina l'allargamento drl gollo mi-

-tiro, rln* non «*ra -iiflieienle a con­

tenere la grande orrlir-lra drll Liar

ili 7."» professori. l ’iù tardi un prandi-

organo a comandi r lrllriri In ili-tal-

lato-ili palro-rrniro. Importanti l i ­

vori vennero iuvere e-eguiti prr ut-

lenrrr dai vari lorali drl teatri» gli

alil i auditori ed i locali nee«-—ari prr

i «ervizi tecnici r«*lalivi. lavori rln*.

p«*r «*—rr-i c—enzialmenle -volli nel­

le parli più vrrcliie del lealro. hanno

rime—«» a nuovo anche ipn-lle parti

clu* crani» -tale Ira-curatc uri unir-

voli lavori rompiuli prima drll ar-

ipii-lo da parte «leH'Kiar.

In seguilo, poi. I aumrnlo drl nli­

nieri» «Ielle or«- «li tra-mi—ione, del

numero dri programmi «livrr-i Ira-

-mr—i rontrmporauram rnlr dalla

r«-t«‘ d rllr -(azioni italiani*, il mag­

gior tempo a—eguali» alle prove di

ogni e-ecuzione prima della radio-

Ira-mi—ione porlarom» ad utilizzare

al ma—imo po—iltile lutto In «pazio

«li-poliil»ili* del tealm. ricavami)» au­

ditori r lorali lecitil i ovumpir fo—e

...... iltile. Lurouo abbattuti muri «li-

vi-ori. -oflitti. e pavim ruli. in modo

da tra-formarc. ad e-empio. in un

unici» va-to auditorio dell altezza di

due piani, per i! varietà e per la

nui-ica da hallo, più locali prcrr-

deiilemenle di-triluiiti -u due piani.

I. auditorio per I operetta e per la

inu-ica da camera fu invece ottenuto

-i-temando opporlunameiite r cor-

reggendo con adalli ni iteriali acu­

stici la «ala di attr-a d**l teatro. Miri

Un piccoloM«i|orw

par

conftrmiitri

M