Table of Contents Table of Contents
Previous Page  503 / 1981 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 503 / 1981 Next Page
Page Background

URBANISTICA E DENDROLOGIA

I

l Congresso Nazionale «li l rbanistica tenu­

tosi a Roma lo scorso anno ha portato

come tema «li discussione l'urbanistica rurale

riconoscendone la grande importanza, per noi

specialmente che. seguendo le chiare d ire ttiv e

del Duce, tendiamo an o rg an ico rinnovamento

delle C ittà e delle campagne italiane ed im­

portiam o perciò l'urbanistica come an tiu rba-

nesimo.

In sostanza, come ben dissi* il cam erata

Civico, l'u rban istica ru rale è l'urbanistica fa­

scista.

Il

notevo le con tribu to app o rta to dai nume­

rosi re la to ri ha servito a stab ilire i (‘apisaldi

di quella che dovrà essere la « nostra u rba­

nistica e cioè ad attenuare che « la sistemazione

regionale delle nostre zone ru rali dovrà avere

c a ratte ristich e nettam en te nazionali

e che

« nelle zone di influenza delle grandi città,

specie se di carattere industriale, è da incorag­

giarsi la cogn izion e di cen tri secondari ad

econom ia m ista, colla formazione di colonie

di la v o ra to ri, i quali integrino il lavoro dei

campi col lavoro dell'oiiicina .

La s tre tta interdipendenza tra lo sviluppo

delle grandi C ittà e quello delle circostanti

campagne, che costituiscono il • suburbiutn ».

porta di necessità i servizi tecnico-urbanistici

delle C ittà ad interessarsi della sistemazione

di esse anche oltre i lim iti territoriali e cioè

per tu tta la zona in p revalenza rurale del-

I « in te rc ittà .

Questi studi se in primo luogo devono ten­

dere al m iglioramento delle comunicazioni e

dei servizi pubblici ed alla disciplina co stru t­

tiv a per il razionale sviluppo dei centri secon­

dari. non possono trascu rare, debbono anzi

tenere nella massima considerazione, la neces­

sità di com battere l'urbanesimo ruralizzando

la C ittà.

Ed è per raggiungere questa finalità che

l'u rban istica deve procurarsi una preziosa al­

leata nella dendrologia.

Le Corbusier nella sua

Ville radieuse.

ha

scritto che l'albero è il miglior compagno del­

l'uomo e che i materiali deU'urbanistica sono,

in ordine gerarchico, il cielo, gli alberi, il ferro

ed il cemento.

La dendrologia, che non è un semplice ramo

della botanica ma studia i rapporti tra lo

ambiente fisico e la vegetazione arborea, ricer­

cando di quest ultima il v alo re estetico ed

econom ico, costituisce ii fondamento di dot­

trine d iverse, quali la selvicu ltu ra e la tecno­

logia forestale. Parbo ricu ltu ra, l'o rticu ltu ra.

il giardinaggio, l'arch itettu ra e la decorazione

di parchi e giardini e può perciò a buon d iritto

affiancarsi all urbanistica rurale.

Sarà così possibile ottenere p raticam en te

quei risu ltati che la nostra urbanistica si p re­

figge.

Le zone verd i, che vengono tracciate o r­

mai con ampiezza nei piani regolatori, po­

tranno essere razionalmente e profìcuamente

realizzati* con intelligente impiego di pian te

di essenze più ad a tte e più caratteristiche. Così

dicasi per le alberate delle quali, scegliendo

con discernimento le essenze, si può assi­

curarne il rigoglioso sviluppo creando un p a tri­

monio arboreo tu tt'a ltro che trascu rab ile.

Lo sviluppo delle zone verdi non deve però

consistere soltan to nella sistemazione di aiuole,

giardini e parchi, necessariamente di lim ita ta

ampiezza, nella zona urbana.

Per ruralizzare la c ittà e da

essa una

stru ttu ra pienamente rispondente alle sue esi­

genze di oggi e di domani occorre p ro vved ere

tem pestivam en te alla difesa della zona ag ri­

cola esterna controllandola e potenziandola ed

assicurare alla C ittà estese superfiei di terren i

che. destinate a cu ltu re arboree, costituiscano

gli indispensabili polmoni per ampio respiro

della c ittà sana e forte.

Per risvegliare l'amore alla terra (special-

mente tra coloro che a ttira ti dalla c ittà si

sono allon tanati dalle campagne), è certam en te

u tile la creazione degli arboreti che d ifferi­

scono sostanzialmente dai giardini e dai parchi

in quanto in questi gli alberi sono conside­

ra ti solo per i loro pregi deco rativi, o rnam en ­

tali ed arch itetton ici, mentre nell'arboreto essi

sono considerati nel loro valore ed in d iv id u a ­

lità scientifica e sono perciò accu ratam en te

catalogati e raggruppati.

Gli arboreti così diffusi a ll’estero, costi­

tuiscono degli utilissim i cen tri sperim entali

favorendo le ricerche degli studiosi e Io sv i­

luppo di a ttiv ità scientifiche.

Ed è appunti» seguendo i criteri suaccen­

nati che, accogliendo la proposta della Regia

Stazione Sperim entale di S elvico ltu ra di Fi­

renze. la C ittà di Torino ha. nel 1924. iniziato

l’.*lr6ore/iim

Taurinense,

che per la sua esten ­

sione e la sua grandiosità potrà d iven tare uno

dei migliori d'Europa.

Esso ha poi una particolare significativa ca­

ra tte ristic a : quella di sorgere nel Parco della

Rimembranza form ato sul Colle della Madda­

lena. la v e tta più alta della collina Torinese,

ove, come sta scritto su ll’ara v o tiv a che fian-

3