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fettunta amicizia r<i esiliata la mima comunicazione

aerea fonte di attivi scambi commerciali e industriali

fra i due popoli. I n altro ricco ricevimento oflri\a

successivamente il Ministro d'Italia S. K. Sola ed

i tre giorni di sosta a Bucare-t. per dirla iu termine

aeronautico, \ola\auo rapidamente.

Alla partenza del « (i. lo » per il 'in» ritorno a I o*

rino. tulle le autorità, come già all arrivo. erano

predenti, ed il Ministro dell aria per più degnamente

tutelari1l*a\iazione civile italiana, taceva accompa­

gnare per un I

>11

<»n tratto il nn-tro apparecchio da

stpiadriglic di aerei romeni in ardite formazioni di

\ olo.

Non meno regolarmente «i compiva il ritorno, ed il

polente velivolo Mal -i posava dolceiuente «ni

campo dell'aeroporto di Mirafiori che aveva ormai

aopii'lato l'esercizio di una nuova importante linea

internazionale.

Kd ora. dopo questa nuova realizzazione. si può

volgerci a guardare il punto «li partenza, a

eoiisùle-

rare senza falsa mode-tia il cammino percorso a con­

statare con orgoglio il programma alluato nel hreve

spazio di tre anni.

l.a no-ira città, dapprima collegata con aviolinee

alla capitale. «'*diventata centro e capolinea «li attivi*

comunicazioni internazionali. i cui tradit i aerei «li

passeggeri e merci, già fin «l'ora cospicui, andranno

sempre maggiormente

sv

iluppamlo-i poiché, i bril­

lanti risultati raggiunti -lamio a garantire l'avve-

nire. Turimi, che fu la culla dell'aviazione.

dove

-or-ero li- prime scuole «li vol«i per civili, ha lilial­

mente acipii-tata l'importanza che ne—un altra città

poteva contenderle.

Questi brillanti risultati «imo dovuti all *iniziat iva ed

all appoggin dato dairamminislrazioiie civica per

opera del silo Podestà ing. I g«* Sartirana. eli** con

partimlare larghezza «li vedute ha

disposto

cospicui

conlriliuti per l'esercizio delle linee aeree. I na va­

lida collali«irazi«ine ha «lato la Società « Aviolinee

Italiane »• la liliale ha provveduto allo -viluppo delle

linee aeree da e-sa esercite portando nel 1936 la

propria llotia composta «la K trimotori di piccola ca­

pacità. a IN aeromobili ili grande navigazione Ira i

«piali ora primeggiano i nuovi bimotori metallici

« Fiat (i. IH \ . » di 2000 HI*, eli** rappresentano, iu

materia di tecnica dell aviazione commerciale. I ul­

timo perfezionamento.

La grande industria l«*rin«*s«*. la Hat. ha poi poten­

ziato al sommo lo -viluppo della nostra aviazione

commerciale co-trucmio «lupo i già perfezionati ap­

parecchi <« \. I*. 22» e«l i ««(». I5!i». la nuova mar-

china assidiilamente italiana iu ludi i -noi organi,

sia nel velivolo, -ia nel motore, che è il meraviglioso

« A. HO » gloria e vanto della Hai nel inondo,

lutine la Società \violinee ha portato da quattro

a dieci i propri equipaggi, composti ciascuno da mi

comandante, da un secondo pilota c da un marco­

nista. ed ha triplicata l'attrezzatura del proprio

scalo di armamento e co-lituila una direzione a l'o­

rino.

Ma fra tante benemerenze non bisogna «limcnticarne

una cs-eiiziale. I torinesi, iu pas-ato bollati col no-

mignolo di hòiiia nrin. dopo ili aver chiaramente

dimostrato, acquistando a Torino un primato sii

tutte le altre città «piali passeggeri dei treni popolari,

quanto errato fosse gimlicarli «lei -«‘dentari, diimi-

stranino poi tale xivi-simo entusiasmo nel servirsi

del nuovo mezzo di locomozione aerea, all inizio ri­

tenuto rischiosi!, «la indurre la S«ic. \vinlinee ad

aumentare il numero delle aeromobili per poter ac­

contentare tutte le richieste. Oggi i torinesi che par­

tono o scendono att'acrodromo «li Miraliori sono un

centinaio al giorno ed in certe epoche superano que-

sto

numero, (ionie lontano ci sembra quel I set­

tembre I‘>2‘>«pianilo il primo apparecchio civile, un

trimotore proveniente da Milami. atterrava al

(lampo di Mirafuiri. e ne scendevano 10 passeggeri

e 3 ufficiaii componenti l'equipaggio. I.'arrivo di

«pici primo apparecchio di collegamento fra Torino

e Milano iu corrispondenza alle uniche linee allora

esistenti: Milano-Koma e Milano-Monaco. aveva c«i

P E R L O N D R A

Anni 1929

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