

Aree ambientali fluviali
a cura di Luciano Re, Augusto Sistri
La rilevanza delle aree fluviali nell'insieme delle
aree ambientali qualificate è stata posta in luce nella
relazione illustrativa generale del
Progetto Pretimi-
nare per ta revisione det Piano Regolatore Generate
(Città di Torino, 1980) assegnando loro, nel quadro
della politica di riqualificazione dell'ambiente come
programma di recupero integrale dello spazio urba-
no territoriale, uno specifico ruolo di struttura di
connessione territoriale. In tale prospettiva si collo-
cano alcune proposte, già specifiche, per l'avvio del
programma di recupero delle sponde del Po che, in
un settore determinato, prospettano le problematiche
di finalizzazione e di uso nelle quali si colloca anche
l'analisi delle aree fluviali intese come bene cultura-
le storico ambientale.
È tuttavia da tenere presente come le finalità di
riqualificazione e di destinazione delle sponde flu-
viali si collochino in una prospettiva di progettuali-
tà, di trasformazione della realtà, materiale e cultu-
rale, i cui ambiti possono pertanto non coincidere
con quello che è il legittimo campo odierno di anali-
si, quello dove i valori e la caratterizzazione del-
l'ambiente fluviale possono oggi essere colti.
Nell'analisi storica degli ambienti fluviali, spes-
so si deve registrare come gli specifici caratteri pae-
sistici si sono persi nell'urbanizzazione del territo-
rio, e possono oggi essere registrati in fasce irrever-
sibilmente molto più strette di quelle antiche. Vice-
versa, già nelle prime proposte per l'istituzione del
Parco di sponda del Po, si può riscontrare come
l'ipotesi di intervento acquisisca all'ambiente fluvia-
le aree libere adiacenti che, riorganizzate in un dise-
gno coerente, entreranno nei limiti di un futuro pae-
saggio fluviale (nel passato, è stato il caso del Valen-
tino). L'esempio chiarisce la relativa indipendenza
tra la definizione territoriale operata nel corso del-
l'analisi storico-ambientale e quella che è di perti-
nenza dei contenuti propositivi del piano, in ordine a
più complesse motivazioni funzionali.
Le aree fluviali oggetto di analisi in termini di
valutazione storico ambientale sono quelle dove tali
contenuti sono oggi in varia misura riscontrabili. Si
è proceduto all'analisi di tali aree in ordine ad una
serie di parametri, redigendo per ogni area di am-
biente fluviale una scheda specifica, completa dei
riferimenti alle altre schede dell'insieme, alle schede
relative ai beni puntuali e agli ambiti interessati, alle
relazioni di quartiere, alla cartografia.
La presente relazione generale integra l'insieme
delle relazioni specifiche in ordine a due problemi
più generali: quello dell'esplicitazione metodologica
e quello di una visione globale delle caratteristiche
dell'ambiente fluviale, non tanto riassuntiva quanto
di esposizione delle caratteristiche storico ambienta-
li tipizzanti gli insiemi di aree fluviali, visti come
strutture. Entrambi i problemi saranno esposti arti-
colando la relazione, per una più agevole consulta-
zione, secondo i parametri adottati nella redazione
delle relazioni di area.
Definizione
Assunto per postulato, e in base anche a conside-
razioni d'opportunità funzionale, che la presenza del
fiume fosse già di per se stessa atta a qualificare
l'interesse ambientale del contesto attraversato, si è
posto dapprima il problema della delimitazione della
fascia caratterizzata da tale presenza; successiva-
mente il problema della suddivisione di detta fascia
in aree identificabili per una certa omogeneità o con-
tinuità di compresenze di elementi storici e ambien-
tali o di assetti morfologici e funzionali caratteriz-
zanti.
Il limite della fascia è stato collocato là dove è
oggi riconoscibile una transizione dall'ambiente in-
trinsecamente caratterizzato dalla presenza del fiu-
me ad altri insiemi territoriali i cui caratteri urbani-
stico-ambientali prevalenti o la cui morfogenesi sia-
no indipendenti dalla presenza del fiume.
L'assunzione di tale criterio di delimitazione ha
comportato una dettagliata revisione delle indica-
zioni presenti nel progetto preliminare, generalmen-
te in senso restrittivo. Infatti — in base ai principi su
esposti sono state escluse dalla delimitazione del-
l'ambiente fluviale tutte quelle parti che vi erano
comprese essenzialmente in base a considerazioni di
contiguità alle aree intrinsecamente fluviali per con-
siderazioni storiche e ambientali, e non edificate.
Tali aree — che non si possono oggi ritenere costi-
tuenti parte dell'ambiente fluviale e che pertanto non
paiono poter essere tutelate in base a motivazioni di
valore paesistico — possono invece essere tenute in
particolare considerazione nella determinazione
progettuale del piano, ed essere primariamente sal-
vaguardate sotto diverso titolo (adempimento di
standards, localizzazione di parchi e altri impianti
riqualificanti).
Il limite della fascia fluviale è risultato discor-
dante — nel caso del Po — da quello tutelato con
vincolo ambientale (D.M. 11.1.59) in base alla
Legge 1497/1939. Anche qui, la fascia fluviale risul-
ta integralmente compresa entro quella tutelata, che
si estende a comprendere, oltre gli affacci degli isola-
ti sugli assi perimetrali, fasce dell'edificato. In effet-
ti, in generale si rileva la scarsa incidenza che detta
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