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Le somme per volontarie oblazioni che in poco tempo si rac–

colsero e dai giorna li del Piemonte e da quelli di Parigi che spon–

tanei s'offersero alla generosa idea, sorpa ssarono ogni previsione,

sicch è il mod esto concetto d'un semplice ricordo s'ingrandì fino

a quello d'un vero monumento o statua da erigersi in Torino.

Fra i soscritt ori giova annoverare per splendidezza d'offerta, il

conte di Cavour, la signora Marianna Pepe e il Municipio di To–

rino che, oltre alla concessione gratuita del suolo pubblico occor –

l'ente, concorse pecuniariamente per ben

500

lire votate dal Con–

siglio comunale il 24 dicembre 1857, malgrado la riluttanza di

qualch e consigliere, cui le idee repubblicane del Manin non pa–

reva si fossero assogge ttate bastantemente alla fede monarchica, ai

sent imenti di devozione e di attaccamento del Piemonte alla gloriosa

e benefica Casa di Savoia.

Distol se il Consi glio da ogni pensiero dubbioso in proposito

il

senato re Ferraris, attualmente sindaco, facendo notare che s'inten–

deva esclusivamente rendere omaggio alla giusta fama, all'italianità

dei sentimenti di Daniele Manin, senza scendere a scrutare della

sua coscienza le intime convinzioni.

Fra i raccoglitori di offerte, oltre a tutti i giornali di Torino,

devono annoverarsi il

Siècle,

la

Presse,

il

Courrier de Paris

ed

altri parecchi di Parigi, i cui direttori intervennero poi alla fun–

zione d'inaugurazione del monumento , come diremo in seguito.

Venezia trovò modo, malgrado

il

vigile divieto del suo usurpa·

tore, di raccogliere più di 4 mila lire pel monumento da erigersi

in Torino e le spedì al Comitato italiano composto dei signori:

Tzccmo comm. Sebastiano,

T OMMASEO

Niccolò,

MEZZA CAPO

Carlo, generale,

PALLAVICINI TRIVULZIO,

march,

Giorgio, senatore,

Mrxo'rro

Giovanni,

oltre ad altri distintissimi personaggi francesi, che nella loro patria

rappresentavano la Commissione pel monumento all'esule italiano.

Si allogò l'esecuzione dell'opera al distinto scultore comm. Vin–

cenzo Vela da Ligornetto, che sodd isfece al gra ve

còmpito

rap–

present ando l'Italia , superba donna dalla turrita corona, che

nella mano destra tiene

la

palma del martirio, ed appogg ia la si-