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La statua misura oltre quattro metri di altezza, pesa circa cin–
quecentocinquanta miriagrammi ed è mirabilissima e per modella–
tura e per perfezione del getto) tanto più difficile in quanto che
essa non posa su larga base, ma è leggerissimamente sostenuta da
un drappo che, in ben studiate e naturali pieghe, scende dai fianchi
del Genio.
Verso il meri ggio del 26 ottobre 1879, alla presenza del gio–
vane ed amato Sovrano d'Italia) Re Umberto I) del fratello di lui,
il Principe Amedeo Duca d'Aosta, del cugino, Principe Eugenio
di Carignano e di quanto di più illustre era convenuto in Torino
per l'oc casione, scoprivasi il grandioso monumento.
La cerimonia fu imponentissima sott'ogni riguardo. Lessero di–
scorsi d'occasione
il
Sindaco di Torino) senatore Ferraris, il cava–
liere Vezzosi,
il
sig. Cassone, il cav. Biscarra e da ultimo S. E. il
Ministro
Baccarini,
Della solenne inaugurazione venne redatto storico documento
che con le firme di tutti gli intervenuti conservasi negli Archivi
mun icipali.
Oltre ai nomi di Sommeiller, Grattoni e Grandis, che in bronzo
dorato stanno scolpiti al vertice del monumento) alla destra della
base di esso, su un masso inclinato, è incisa la seguente epigrafe:
A
SOMMEILLER GRATTONI GRANDIS
CHE UNIRONO DUE POPOLI LATINI
COL TRAFORO DEL FRÉJUS
GLI ITALIANI RICONOSCENTI
AUSP IC E IL MUNICIPIO DI TORINO
LE SOCIETÀ OPERAIE INIZIATRICI
ERESSERO
REGNANDO VITTORIO EMANUELE II
EBBE PRINCIPIO
AL COSPETTO DI UMBERTO I
IL DÌ XXVI OTTOBRE MDCCCLXXIX
INAUGURATO